Gruppi scolastici posticipati a fine marzo: è arrivata pure la “mazzata” interski
A causa dell'attuale emergenza Coronavirus e delle recenti raccomandazioni del Governo italiano che limitano i viaggi internazionali dei minori senza l’accompagnamento dei genitori e che vanno incrociate con le restrizioni di viaggio imposte dalla Francia, poiché i viaggi in pullman transitano sul territorio francese, Interski, operatore britannico leader nei soggiorni invernali scolastici attivo dal 1984 nella nostra regione dove collabora con una cinquantina di alberghi, è stato costretto a posticipare ulteriormente l'inizio della stagione invernale per i gruppi a fine marzo 2022. Gruppi che rappresentano oltre la metà dei numeri del tour operator, di cui apprezzano la formula del tutto compreso.
«Questa non è una decisione presa alla leggera, siamo obbligati a seguire la restrizioni Covid in vigore. Chiaramente monitoreremo la situazione e ci adatteremo a qualsiasi cambiamento interverrà» dichiara Buster Cheetham referente di Interski nella nostra regione. «In Gran Bretagna, il Governo ha cominciato ad offrire una seconda dose alla fascia 12-15 anni e a fornire la documentazione necessaria per avere il Green pass, e questo è sicuramente positivo per tutti noi. I nostri clienti Holidays o Adults and Families hanno iniziati ad arrivare in Valle d’Aosta».
Le conseguenze sugli alberghi che lavorano con Interski sono state devastanti. L’Hotel Saint-Nicolas di Robert Armand, per esempio, ha dovuto registrare la cancellazione di 14 settimane, che si aggiungono alle 5 previste per la primavera 2022 e già disdettate insieme a quelle della primavera 2021. La perdita di fatturato stimata è intorno ai 250 mila euro. Anche le prenotazioni per le vacanze di Natale, partite bene a inizio dicembre, dopo l’Immacolata hanno avuto un crollo progressivo.
Luca Ghiorzi dell’Hotel Etoile du Nord di Sarre aveva «in carico» diversi gruppi di studenti, la cui programmazione è stata spostata a fine marzo. «In questi giorni va in scena la lotteria dei tamponi: - dichiara Luca Ghiorzi - bisogna avere la fortuna che i clienti prenotati abbiano un esito di negativo. In ogni caso abbiamo un terzo dei clienti rispetto alla normalità pre-Covid, siamo quindi a meno 70 per cento. Meglio rispetto allo zero dell’anno scorso, però oggi con spese ben maggiori da sotenere».
In attesa di disdette è l’Hotel Chateau di Aymavilles. Marianna Secara, che lo gestisce, ritiene la situazione critica: «Se prima eravamo pieni fino al 31 dicembre, ora abbiamo metà camere cancellate e nessun gruppo scolastico».
L’Hotel Valdôtain di Villeneuve aveva 2 gruppi scolastici Interski a febbraio, entrambi cancellati, e al momento 1 in opzione per la prima settimana di aprile. In generale, conferma Luca Radaelli nipote della proprietaria Emilia Pellissier, «Le prenotazioni per le festività di Capodanno sono in calo del 20 per cento».
Si naviga a vista sia all’Hotel Des Roses di Villeneuve, dove l’ultimo gruppo è arrivato a marzo 2020 e quello prenotato per gennaio è stato per ora posticipato «ma probabilmente rinvierà all’anno prossimo alla luce delle nuove disposizioni», sia all’Hotel Valdigne di Morgex della famiglia Chatel, dove i gestori dubitano «che arrivino gruppi ad aprile, possiamo contare solo sulle prenotazioni last minute degli italiani, già mancavano gli stranieri, ora gli italiani bloccati dalle quarantene hanno aggravato la situazione, on metà della clientela attesa quindi è difficile far quadrare i conti, dovendo “far girare la macchina” a pieno regime».