Grosjean Vins: “Verso il 100% di energia da fonti rinnovabili”
E’ stato un autunno ricco di soddisfazioni per l’azienda Grosjean Vins. L’ultima - ma solo in ordine cronologico - è il riconoscimento del Corriere della Sera, che ha inserito la cantina di Quart all’interno dei “100 migliori Vini e Vignaioli d’Italia”, la guida di Luciano Ferraro e Luca Gardini che punta a raccontare i produttori che si stanno impegnando per cambiare in meglio le loro aziende, attraverso un programma ecosostenibile per consumare meno energia e puntare verso l’impatto zero. «La gratificazione del Corriere della Sera è arrivata in un momento decisivo per la cantina. - commenta Hervé Grosjean, enologo e titolare - Proprio in questi mesi la percentuale della nostra energia prodotta da fonti completamente rinnovabili sta passando dal 60 al 100 per cento, grazie a un importante investimento e a una scelta ragionata per il benessere del territorio. La sostenibilità per Grosjean Vins è sempre stata la finalità prima. Siamo biologici dal 2011, i primi certificati in Valle d’Aosta, e non adoperiamo pesticidi, diserbanti e prodotti di sintesi perché qui il clima consente di produrre uve di ottima qualità con pochi e mirati interventi in vigna».
Intanto “Civiltà del Bere”, prestigiosa rivista italiana di vino e cultura gastronomica, ha chiuso la competizione enologica “The Italian Wine Competition 2022” riconoscendo 2 “medaglie Oro Wow!” al Pinot nero Riserva 2020 Vigne Tzeriat e allo Chardonnay Riserva 2020 Le Vin de Michel.
Gratificazioni anche da “Life of Wine”, grazie ai risultati dell’undicesima edizione con una giuria composta da degustatori e giornalisti di vino: il Pinot Nero Vigne Tzeriat 2016, 2018 e 2020 si è aggiudicato il primo posto nella Verticale e ha raggiunto il punteggio più alto come vino rosso. «Il Pinot nero è il cuore pulsante della nostra viticoltura, quello che meglio rappresenta la territorialità della Valle d’Aosta. - precisa Hervé Grosjean - E’ coltivato nella storica vigna di Tzeriat, a oltre 900 metri di quota, già citata in documenti risalenti al 1377 tra le migliori del castello di Quart. Si presta in maniera molto versatile sia come rosso di qualità per l’invecchiamento sia in versione spumantizzata, grazie alla freschezza e mineralità conferite al vitigno dall’altitudine».