Gressoney piange Remo Busca, il decano dei maestri di sci che faceva amare la montagna

Gressoney piange Remo Busca, il decano dei maestri di sci che faceva amare la montagna
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Saranno celebrati lunedì prossimo, 15 gennaio, alle 18, nella chiesa parrocchiale di Saint-Jean, i funerali di Remo Busca, decano dei maestri di sci di Gressoney, deceduto sabato 6 gennaio all’Ospedale regionale di Aosta, dove era stato ricoverato il giorno di Capodanno. La chiusura della strada della Valle del Lys ha fatto rinviare la cerimonia, inizialmente programmata per martedì 9 gennaio.

Remo Busca avrebbe compiuto novantatré anni il prossimo 28 gennaio. «La sua passione era lo sci. - racconta il nipote Tomas Busca, ex atleta del Centro Sportivo Esercito, della nazionale di sci e di freestyle-skicross e istruttore nazionale dei maestri di sci - Mio nonno era un pilastro della scuola di sci Gressoney Monte Rosa, nata dalla fusione della scuola di sci della Bettaforca, di cui era stato uno dei fondatori, con la scuola di La-Trinité».

Durante la guerra fu catturato dai tedeschi e mandato in campo di concentramento, da cui riuscì a fuggire per ritornare in Valle d’Aosta, dove nel marzo 1944 si unì alle formazioni partigiane. Nel maggio 1944 fu ferito alla schiena da una scheggia di granata e in seguito dovette subire un altro periodo di prigionia. «Con noi nipoti però parlava soprattutto dello sci, perché ricordare la guerra gli metteva tristezza. - continua Tomas Busca - Aveva lavorato a lungo all’Enel, poi si era dedicato alla professione di maestro di sci a tempo pieno. Per molti anni, dopo la stagione invernale a Gressoney, in primavera ed estate andava a insegnare allo Stelvio, che amava molto, e per quattordici anni era stato direttore della locale Scuola di sci Pirovano. Aveva una visione molto moderna dello sci, sia perché avendo operato in altri comprensori aveva capito il ruolo del maestro come operatore turistico che fa innamorare della montagna i propri clienti e allievi, sia perché metteva la didattica al centro del suo lavoro, sempre prodigo di consigli anche dopo le lezioni». Molto amico di Ferruccio Fournier, era stato fautore degli impianti a fune e con soddisfazione aveva visto nascere il comprensorio Monterosa ski.

Remo Busca era vedovo di Ornella Baldon, che fino a meta anni Ottanta aveva gestito il bar dell'ovovia del Gabiet. Ha continuato a lavorare sino a ottantacinque anni, negli ultimi tempi con vecchi clienti che gli erano rimasti affezionati, e ha sciato fino a ottantanove. Lascia il figlio Pierluigi, maestro di sci ed ex allenatore dello Sci Club Gressoney, la figlia Patrizia e cinque nipoti: Tomas e Nikolas Busca, figli di Pierluigi, e Riccardo, Eugenio e Ingrid David, figli di Patrizia, tutti, ad eccezione di Ingrid, maestri di sci.

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