«Green pass obbligatorio per i lavoratori, si rischia il caos tamponi per chi non è vaccinato»
A partire da venerdì prossimo, 15 ottobre, scatta l’obbligo di avere il Green pass per i dipendenti pubblici e privati. Chi non è stato vaccinato dovrà perciò fare i tamponi ogni 48 ore e il timore è che non si riesca a soddisfare il prevedibile boom di richieste.
Francesca Yon: «Credo che il Green pass riuscirà a tirarci fuori dai guai. Restano però ancora delle incognite da risolvere legate a chi non si è ancora vaccinato e preferisce ricorrere ai tamponi. Ciò provocherà attese e code nelle farmacie che offrono questo servizio. La situazione si annuncia caotica».
Giorgia Adriano: «Io mi sono vaccinata ma l’obbligo del Green pass farà scattare la corsa al tampone da parte di chi rifiuta il siero anti-Covid. Il rischio è che la situazione diventi insostenibile».
Andrea Radaeli: «Mi sono vaccinato perché era la cosa più ragionevole da fare. Ora il servizio tamponi sarà preso d’assalto da chi non si è immunizzato e il rischio è che non si riesca a soddisfare tutte le richieste».
Marco Théodule: «Io sono vaccinato ma con l’obbligatorietà del Green pass molte persone hanno deciso di vaccinarsi all’ultimo minuto per non avere problemi sul lavoro. Chi invece ha scelto il tampone, si è rivolto alle farmacie che offrono questo servizio ma che già adesso sono oberate di richieste».
Ivan Peaquin: «Ho usato il buon senso e sono giunto alla conclusione che sottopormi a vaccinazione era l’unica soluzione possibile. A breve il Green pass diventerà obbligatorio e chi rifiuta il vaccino sarà costretto a ricorrere ai tamponi. E questo credo che causerà non pochi problemi».
Elena Moussanet: «Si sono formate code davanti alle farmacie perché il servizio tamponi non è in grado di coprire le richieste. Infatti la validità è di 48 ore, poi bisogna rifarlo. E quando il Green pass sarà obbligatorio sui luoghi di lavoro la situazione peggiorerà».