Green economy and culture, nuovo percorso di studi

Green economy and culture, nuovo percorso di studi
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Combinare la cultura con l'economia per formare dei professionisti capaci di affrontare le nuove sfide che la sostenibilità ambientale impone, a partire dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina. Il corso di laurea magistrale di economia e politiche del territorio e dell'impresa dell'Università della Valle d'Aosta si arricchisce di un nuovo percorso di studi con un focus su green economy and culture, che sarà attivo a partire dall'anno accademico 2022-2023. Il nuovo curriculum, presentato nella mattinata di martedì scorso, 29 marzo, in conferenza stampa, si affianca agli altri due già esistenti, incentrati sugli aspetti economico-aziendali e sullo sviluppo del territorio.

«La situazione che stiamo vivendo, legata alla crisi energetica e al conflitto russo-ucraino, - spiega la coordinatrice del corso Antonella Cugini - ha messo in evidenza la debolezza dell'Europa per la forte dipendenza dall'esterno di materie prime, in particolare gas e petrolio, rendendo così ancora più forte la necessità di creare, sviluppare e diffondere una nuova e più estesa cultura della sostenibilità ambientale e sociale. Questa è la nostra sfida».

E aggiunge: «Vogliamo che questi due temi, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, siano sempre più diffusi nel panorama internazionale per far sì che non siano più concepiti come un obbligo o un vincolo ma diventino una vera, forte e crescente opportunità di creazione strategica».

Oltre a fornire conoscenze negli ambiti economico-aziendale e giuridico-politologico, il percorso si focalizzerà sugli aspetti culturali che riguardano la comunicazione e la creazione di una visione ambientale condivisa, offrendo agli studenti importanti skill da spendere sia nel settore pubblico che in quello privato, in Italia o all'estero.

«Le figure che intendiamo formare - afferma Giampaolo Viglia, professore dell'ateneo valdostano che ha collaborato al progetto di rinnovamento insieme al collega Carlo Maria Bajetta - sapranno operare in un settore internazionale, perché conoscono le lingue e le diverse culture ma hanno anche le competenze tecniche per essere in grado di valutare delle scelte di sostenibilità che portino dei benefici nel lungo periodo».

Ad arricchire il nuovo percorso di studi non mancheranno moduli in lingua francese e inglese, stage in azienda, l'opportunità di conseguire il doppio diploma, valido in Italia e in Francia, grazie alle convenzioni con l'université Cote d'Azur e l'Université Savoie-Mont Blanc o di partire in Erasmus, grazie agli accordi con Francia e Spagna. Si punta anche ad attrarre nuovi studenti da fuori: «Con questo nuovo percorso di studi - afferma Carlo Maria Bajetta - abbiamo molte aspettative sul riuscire a riportare in Valle studenti che in triennale hanno studiato lingue qui da noi e che ora lavorano all'estero». L'ampliamento dell'offerta dell'Università della Valle d'Aosta si inserisce in un progetto più ampio di rinnovamento delle opportunità di studio e di formazione nella regione alpina: oltre al nuovo polo universitario, «Speriamo di poter realizzare in fretta il nuovo studentato - spiega l'assessore regionale all'Istruzione Luciano Caveri - e stiamo riflettendo con Cva - la Compagnia valdostana delle acque - sull'ipotesi di avviare dei corsi di formazioni per specialisti nel settore delle energie rinnovabili: non è semplice e collaboreremo anche con l'università della Valle d'Aosta».

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