Grande successo per la rassegna MeleVallée ad Antey-St-André Si lavora per il riconoscimento dell’Igp alla mela valdostana

Grande successo per la rassegna MeleVallée ad Antey-St-André Si lavora per il riconoscimento dell’Igp alla mela valdostana
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Presto la mela valdostana potrebbe fregiarsi dell’Indicazione Geografica Protetta. Lo ha annunciato sabato scorso, 9 ottobre, l’assessore regionale all’Agricoltura Davide Sapinet durante la conferenza “La mela valdostana verso l’Igp” che si è tenuta ad Antey-Saint-André nell’ambito della 19esima edizione di MeleVallée. Una manifestazione che ha riscosso un grandissimo successo e che ha vissuto il suo momento culminante nella giornata di domenica 10 ottobre. «Siamo davvero molto contenti! - esclama l’assessore comunale Denise Noussan - E’ stata una bella festa, si respirava un’aria di felicità per essere finalmente tornati alla normalità. I colori, la gente, l’allegria: è stato bello. E’ impossibile fare una stima dei partecipanti ma sicuramente sono venute ad Antey più di mille persone. Gli espositori sono stati soddisfatti del risultato ottenuto e questa è forse la cosa più importante. E’ il coronamento di una stagione turistica cominciata tardi ma proseguita alla grande e per questo voglio ringraziare in particolare tutti gli “Antesan” e i commercianti del paese. A fine novembre festeggeremo il Patrono e intanto stiamo programmando gli eventi invernali. Speriamo di continuare così».

Alla conferenza di sabato - conclusasi con la degustazione del cocktail della fiera preparato da Christian Andruet e della torta di Antey della Pasticceria Flamini - sono stati tanti gli argomenti interessanti. «Parallelamente al senatore Albert Lanièce, siamo impegnati ormai da qualche mese sul percorso per il riconoscimento dell’Igp alla nostra mela, che garantirebbe riconoscimento e tutela. - ha detto l’assessore Davide Sapinet - E’ uno degli obiettivi di legislatura». «Come cooperativa abbiamo presentato già da un mese tutti i documenti necessari per iscrivere la mela valdostana all’Igp. - ha aggiunto l’agronomo della Cofruits Mathieu Carlin - Andrebbe a certificare lo stretto legame con il territorio che ha il nostro frutto: grazie a un clima molto favorevole alla melicoltura, possiamo permetterci di intervenire poco dal punto di vista chimico e ottenere così un prodotto genuino». «E’ dalla fine degli anni Novanta che l’Institut Agricole fa sperimentazione sulla mela ed è ormai appurato che quelle che crescono in montagna e in particolar modo le qualità autoctone sono più ricche di sostanze benefiche per la salute, tra cui i famosi polifenoli» ha ricordato Mauro Bassignana dell’Iar. Il referente di Slow Food Yves Grange ha sottolineato l’importanza di far conoscere maggiormente le mele valdostane e i prodotti da essa derivati, diffondendoli il più possibile anche a scuola, mentre Gianluca Telloli dell’azienda Maley ha illustrato le caratteristiche della produzione del sidro da varianti locali, tra cui quelle che crescono ad Antey e a Torgnon.

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