Grande successo a Nomaglio per una Sagra della Castagna nel segno dei giovani

Ha ottenuto un grande successo di pubblico e di presenze sabato e domenica scorsi, 15 e 16 ottobre, l’evento autunnale più atteso di Nomaglio, la Sagra della Castagna, giunta alla 22esima edizione dopo i 2 anni di stop forzato a causa della pandemia, evidente manifestazione di una voglia di ricominciare all’insegna del rispetto delle tradizioni e della promozione del lavoro svolto per il recupero e la valorizzazione dei castagneti e per la coltura della castagna. La Pro Loco, da quest’anno e sotto la guida della presidente Isabella Bretti, è stata responsabile della macchina organizzativa della sagra dopo il passaggio di consegne da parte del Comune, rimasto comunque vicino come soggetto di supporto. Forte del contributo offerto dai suoi oltre 100 soci (su una popolazione di 280 residenti), l’associazione può quindi ben vantare di essere riuscita a proporre un evento riuscito sotto tutti gli aspetti. «Non era poi così scontato riproporre al meglio la Sagra dopo il periodo di emergenza sanitaria - sottolinea con soddisfazione il sindaco Ellade Peller - ma grazie al contributo di tutti ci siamo riusciti, con soddisfazione nostra, dei partecipanti alla mostra-mercato e degli espositori. Unico punto dolente, purtroppo, ha riguardato la quantità del raccolto di castagne, penalizzato dalla siccità dei mesi scorsi: là ove i castagneti avevano goduto della necessaria irrigazione i frutti sono stati tanti e grossi ma altrove ci si è dovuti accontentare di una minore quantità di castagne, di dimensioni più piccole. Non di meno, la manifestazione ha avuto molti elementi positivi, primo fra tutti la grande partecipazione di giovani e giovanissimi». «Nella giornata di sabato - prosegue Ellade Peller - i ragazzi del Consiglio comunale di Nomaglio, recentemente istituito in collaborazione con l’associazione Cor et Amor nell’ottica del progetto “Spazio alla gentilezza”, con finanziamento regionale, si sono resi protagonisti nella realizzazione di 2 iniziative strettamente collegate, “Il sentiero della pace” e “Salviamo il mondo”, entrambe all’insegna della tutela ambientale. I giovanissimi, tutti tra i 6 e i 14 anni, hanno entusiasticamente aderito a questi progetti, adoperandosi per rendere fruibile il tracciato del sentiero e curando affinché la pista fosse pulita e accessibile, una cosa affatto semplice, dati i suoi tratti rupestri e impervi, ovviabili con grande impegno e forza di volontà, proprio come è simbolicamente richiesto al faticoso cammino dell’umanità sulla via della pace».

Ancora i ragazzi all’opera, stavolta nella mansione di guide e ciceroni per i visitatori all’essicatoio e al mulino, divisi in 2 gruppi adeguatamente formati per assolvere al loro compito didattico. «E’ stata davvero una sagra all’insegna della gioventù, cui si deve gran parte del suo successo, a testimonianza di quanto sia importante dare spazio ai giovani» conclude il sindaco Ellade Peller.

Nella giornata di domenica si sono svolte le attese premiazioni dei castanicoltori, alla presenza di molti sindaci dell’Unione e di altre importanti personalità, come il vicepresidente della Regione Valle d’Aosta Luigi Bertschy e il presidente dell’Uncem Marco Bussone. Ai primi 3 posti del concorso “Castagne crude” si sono classificati, nell’ordine, Elsa Orlarey, Piero Amedeo Mania e Flavio Peyla, mentre i riconoscimenti per il migliore allestimento di vetrine e scorci caratteristici sono andati a Grazia Maglione (che ha curato un angolo con un caldarrostaio intento a preparare le castagne per la moglie in attesa), al gruppo di persone che aveva in cura il lavatoio di via Maestra (abbellito con decorazioni autunnali) e a quello del lavatoio San Rocco (decorato su ispirazione della leggenda delle Masche); a ciò si è aggiunta la menzione alla carriera per Mirella Bovo, da sempre attiva in tutte le sagre precedenti nel curare l’angolo di cortile con attrezzi della tradizione e oggettistica storica.