Grand Hotel Cervino, al Breuil è già aperto l’albergo 5 stelle costruito a tempo di record

Grand Hotel Cervino, al Breuil è già aperto l’albergo 5 stelle costruito a tempo di record
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L’offerta a 5 stelle della Valle d’Aosta ha un nuovo fiore all’occhiello, il Grand Hotel Cervino in località Avouil di Breuil Cervinia, inaugurato giovedì scorso, 28 ottobre, e da ieri, venerdì 29, aperto al pubblico, per il fine settimana di Ognissanti, complice l’autunno mite e gli impianti sciistici già aperti. Servizi di altissima qualità e attenzione al cliente, lusso inteso come eleganza più che come ricchezza sono la cifra stilistica del progetto. La vera notizia è la sua costruzione avvenuta in soli 13 mesi consecutivi, in piena pandemia, partendo da zero il 18 agosto 2020 nell’area dove sorgeva una ex officina, in una conca da cui si gode di una splendida vista sul Cervino - valorizzata dagli 892 metri quadrati di vetrate - e accanto al campo da golf di Cervinia.

I lavori - ad opera della Vico di Hône, società di cui è amministratore unico Ezio Colliard - si sono conclusi il 29 settembre. «Sono valdostano e metto volentieri la mia professionalità al servizio della riqualificazione di strutture dismesse, non opero quasi mai su terreni vergini» dice Colliard. L’hotel è gestito dal Gruppo Mythos, di cui è presidente Santino Galbiati, che annovera nella sua offerta alberghi e ristoranti di alto livello in Veneto, Lombardia (nel 2023 è prevista una nuova struttura a Ponte di Legno), Piemonte e Valle d’Aosta. Qui fanno parte del gruppo anche il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc e l’Ad Gallias ai piedi del Forte di Bard. Due passioni dunque hanno portato a questo risultato, nonostante la congiuntura economica ben poco rosea a causa della pandemia.

Su 3 piani, più 2 seminterrati, l’hotel ha 60 camere, più 6 suite e 4 con spa privata, e 132 posti letto. La superficie complessiva è di 9.259 metri quadrati, di cui 1.060 dedicati al centro benessere (con 2 piscine, saune, stanza del sale, palestra, sale per massaggi singoli e di coppia) e 700 al ristorante e al bar, che possono ospitare fino a 170 persone. Sono circa 50 gli addetti - che entrano nella “famiglia” Mythos di circa 300 persone -, di cui 15 residenti in Valle d’Aosta e 10 occupati nelle cucine, tutte a induzione e che comprendono anche una pasticceria: pasta fresca, pane e dolci sono infatti tutti prodotti internamente. Ci sono, infine, 51 posti auto coperti - di cui 2 predisposti con colonnine per ricarica auto elettriche - e 19 esterni. L’albergo è all’avanguardia anche dal punto di vista energetico (A+) e delle risorse idriche, avendo un sistema di riscaldamento alimentato con la rete di teleriscaldamento e con geo sonde sul terreno e potendo disporre di 360mila litri di stoccaggio acqua da una sorgente.

Il Grand Hotel completa la propria offerta di bellezza anche attraverso l’arte. I corridoi di accesso alle camere sono decorati con immagini storiche del Cervino e di Cervinia, dall’archivio regionale del Brel, che consentono un viaggio nel passato della località con scorci naturalistici, di vita e di costume. «C’è una particolare attenzione al bello, ma anche allo stile di vita con queste testimonianze fotografiche del passato del Breuil in un ideale collegamento con la Cervinia del futuro» commenta Massimiliano Draghi, direttore del Grand Hotel.

La sala polivalente, destinata a convegni, meeting, eventi e sessioni di yoga e meditazione, ospita mostre temporanee di fotografia e pittura. Giovedì, per esempio, ha debuttato la mostra a ingresso libero dal titolo Xtremes North (Greenland Baffin Island) e South (Patagonia): immagini scattate dall’alpinista Matteo Della Bordella e dalla compagna, nonché figlia di Ezio, Arianna Colliard, antropologa e videomaker, nel corso delle loro spedizioni agli antipodi del pianeta, rispettivamente in Groenlandia e all’isola di Baffin e in Patagonia.

Alcuni spazi dell’hotel sono inoltre impreziositi da opere d’arte di artisti contemporanei, in particolare dello scultore e pittore Giovanni Mason, in una sorta di galleria diffusa.

I servizi di bar, palestra, ristorante e spa, oltre che naturalmente la sala polivalente, sono aperti pure agli esterni.

Per il momento l’hotel seguirà l’apertura degli impianti e chiuderà tra fine aprile e inizio maggio, «con l’obiettivo di destagionalizzare, ipotizzando, soprattutto per il periodo tra maggio e giugno alcuni eventi. - conclude il direttore Massimiliano Draghi - A tal fine occorre però un gioco di squadra da parte di tutti gli operatori e delle istituzioni. Sarà fondamentale l’apporto di tutti».

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