Grand Continent, la Valle d’Aosta è diventata il carrefour d’Europe
Martedì scorso, 3 dicembre, nell’Istituzione scolastica di istruzione liceale tecnica e professionale di Verrès (ISILTeP) si è tenuto il seminario sul tema “L’Intelligenza artificiale e la nuova sfida geopolitica”, cui hanno preso parte circa 250 studenti del polo scolastico della bassa Valle. Un appuntamento che è stato il “prologo” del Sommet Grand Continent che si è tenuto a da mercoledì 3 a ieri, venerdì 6 dicembre.
In apertura dei lavori, sono intervenuti la preside dell’ISILTeP Antonella Dallou e i docenti Laura Frasson e Luca Pinet che hanno evidenziato l’attenzione dell’Istituzione scolastica verso le nuove tecnologie, che si sostanzierà, tra l’altro, a partire dal prossimo anno scolastico, nell’introduzione, per gli studenti dell’indirizzo Informatica e telecomunicazioni, di un nuovo percorso con curvatura sull’intelligenza artificiale.
L’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri è intervenuto mettendo il rilievo l’importanza delle “grandi trasformazioni”, anche rispetto all’evoluzione tecnologica cui stiamo assistendo: «Abbiamo voluto inserire nel dibattito del Grand Continent il tema dell’intelligenza artificiale, che affronteremo anche in correlazione alle zone alpine, alla sua applicazione nei territori di montagna e che abbiamo voluto presentare ai ragazzi, per un confronto con le nuove generazioni».
Il consigliere scientifico per la rivista “Limes”, esperto di politiche pubbliche, strategie e geopolitica, Alessandro Aresu, si è poi soffermato sulla tecnologia che, nonostante la sua apparente immaterialità, è collegata a luoghi fisici, capitale umano, risorse economiche ed è strettamente correlata ad aspetti politici.
L’intervento di Juan Carlos De Martin, docente ordinario di ingegneria informatica presso il Politecnico di Torino, dove codirige il Centro Nexa su Internet e Società, si è concentrato, invece, sulla tecnologia quale espressione del “prodotto umano”, che, come tale, deve essere plasmabile dall’uomo per rispondere al meglio alle proprie esigenze.
Lectio magistralis di Paolo Gentiloni
Sempre martedì scorso, ma all’Università della Valle d’Aosta, l'ex commissario europeo per l'economia ed ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha tenuto una lectio magistralis aperta al pubblico sulla relazione tra Italia e Francia nella costruzione europea. «Sono orgoglioso di aver contribuito ad avviare il processo che ha portato al Trattato del Quirinale. - ha dichiarato Paolo Gentiloni - Serviva una cornice istituzionale per definire i rapporti tra Italia e Francia. Si potrebbe fare di più ma intanto si può dire che quell'idea trasformata in Trattato ha fatto la sua strada e possiamo esserne fieri». Paolo Gentiloni ha aggiunto: «L'attività di preparazione del Trattato è stata utile a conservare buone relazioni anche nei periodi complicati e nelle piccole crisi diplomatiche che ci sono state. Non sempre abbiamo avuto gli stessi interessi, come nel caso della Libia, ma si è trattato molto spesso di increspature insignificanti. Italia e Francia hanno un fondamentale interesse comune sul futuro dell'Unione europea, credono nell'integrazione e nella possibilità di dargli più forza. E poi credono entrambe nell'autonomia strategica dell'Ue come potenza a livello internazionale».
Un bilancio positivo A conclusione del Sommet Grand Continent, svoltosi in Valle d’Aosta dal 3 al 6 dicembre scorsi, sono positivi i commenti del presidente della Regione Renzo Testolin e dell’assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna Luciano Caveri.
«La Valle d’Aosta è stata per quattro giorni un luogo di confronto sui temi cruciali per il futuro dell’Europa e del mondo. - evidenzia il presidente della Regione Renzo Testolin - Esponenti di primo piano dell’Unione Europea, uomini di governo, studiosi di rilievo internazionale hanno qui elaborato analisi e proposte sui i principali dossier istituzionali ed economici, alcuni dei quali riguardano da vicino anche il futuro della Valle d'Aosta. In questa seconda edizione inoltre sono state organizzate conferenze aperte al pubblico cui alcune centinaia di valdostani, tra cui molti studenti, hanno potuto partecipare. Il bilancio del Sommet Grand Continent è pertanto molto positivo: essere carrefour d’Europe è stato per molti anni un obiettivo ora è una realtà».
L’assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna Luciano Caveri aggiunge: «Grand Continent è una fucina di idee e di personalità varie con incontri utili e tematiche che investono anche la Valle d’Aosta in questo mondo così interconnesso. Mi pare siano stati molto apprezzati gli incontri aperti alla popolazione del primo giorno. Fa piacere constatare come la qualità dell’accoglienza consenta alla Valle d’Aosta di godere di una grande considerazione da parte degli ospiti giunti da tutto il mondo».