Gran Paradiso Film Festival, bilancio positivo Luisa Vuillermoz: “Le nostre scelte premianti”

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E’ un bilancio più che positivo quello che Luisa Vuillermoz, direttore di Fondation Grand Paradis e direttore artistico del Gran Paradiso Film Festival, traccia a qualche giorno dalla chiusura della kermesse riservata ai film sulla natura che si è chiusa venerdì scorso, 13 agosto, a Cogne.

“Siamo molto soddisfatti - commenta Luisa Vuillermoz - soprattutto perché il successo del Festival è arrivato al termine di una stagione fatta di incertezze e di dubbi. Quando abbiamo iniziato a lavorare all’organizzazione della manifestazione, in primavera, le condizioni sanitarie erano decisamente diverse rispetto a quelle attuali. Abbiamo dovuto fare delle scelte, che a distanza di tempo sono state premianti”.

Luisa Vuillermoz conferma come l’idea di continuare la sperimentazione del Festival online - soluzione che nel 2020 era stata l’unica possibile per salvare la manifestazione durante la pandemia - è stata più che mai azzeccata. “La versione digitale del Festival è nata in una situazione di emergenza, ma una volta tornati a una quasi normalità è stato importante continuare a mantenere questa soluzione, che ha permesso alla nostra manifestazione di essere seguita sempre di più a livello internazionale”.

Il ritorno del pubblico, seppur con le presenze contingentate a causa delle restrizioni ancora in atto, è stato però il più bel segnale lanciato dal Gran Paradiso Film Festival durante la scorsa estate. “Avere di nuovo registi e ospiti in presenza, inutile negarlo, è stato molto soddisfacente. Le 18mila presenze complessive che abbiamo registrato durante le quasi 3 settimane di serate del festival premiano il tema che avevamo scelto durante la scorsa primavera, ovvero “Costruire nella memoria”. Il pubblico ha capito dove stavamo cercando di andare, ha seguito le varie iniziative e ha apprezzato il lavoro dell’intero staff della rassegna”.

Un lavoro iniziato tanti mesi prima dell’inaugurazione del festival, a partire dalla scelta dei film in concorso “Che non è mai un’attività facile o banale. - continua Luisa Vuillermoz - Basti pensare che scegliemmo “My Octopus Teacher”, la pellicola che ha vinto venerdì scorso a Cogne, ben prima delle nominations per l’Oscar. Il film di Pippa Ehrlich e James Reed ha poi vinto il premio più ambito a Hollywood la scorsa primavera, ma quando noi l’abbiamo selezionata questi premi ancora non erano stati ancora consegnati”.

Adesso, dopo qualche giorno di riposo, la macchina del Gran Paradiso Film Festival si metterà di nuovo in moto per preparare un’edizione speciale, quella del venticinquennale. “Nel 2022 la rassegna taglierà un traguardo importante - conclude Luisa Vuillermoz - e noi, da parte nostra, ci faremo trovare preparati. La cosa più importante, però, è che arriveremo a questa edizione consapevoli del successo di questo 2021 e dell’enorme lavoro che è stato fatto negli ultimi anni per valorizzare il Gran Paradiso Film Festival”.

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