Gli organizzatori pensano già al futuro “Da lunedì siamo al lavoro per il 2024”

Gli organizzatori pensano già al futuro “Da lunedì siamo al lavoro per il 2024”
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Anche il 66esimo concours si è concluso con una riuscitissima finale regionale. Merito della squadra guidata dal presidente dell’associazione Amis des Batailles de Reines Roberto Bonin che sabato e domenica scorsi, 21 e 22 ottobre, ha saputo organizzare l’evento al meglio. Lo dimostrava la grande folla sugli spalti, circa cinquemila persone, che ha seguito con grande partecipazione tutte le fasi del combat final.

“Un grande spettacolo”

«E’ andata davvero bene, c’era tantissima gente e anche le condizioni meteorologiche hanno accompagnato. - commenta Roberto Bonin - Per quanto riguarda lo spettacolo in arena, eravamo già sicuri di quello che avrebbero potuto offrire le nostre mucche e così è stato».

Tre regine di alto livello

Due reines nuove e una conferma: qual è il giudizio sulle tre nuove regine regionali? «In terza categoria Farchetta si è dimostrata una bovina di altissimo livello: - risponde il presidente Roberto Bonin - se lo scorso anno aveva convinto, quest’anno ha meritato ancora di più, concludendo con la vittoria un percorso assolutamente impegnativo. In prima categoria Bandit ha avuto all’inizio un percorso un po’ più facile, però poi ha meritato il titolo in pieno; e visto anche il momento particolare che sta vivendo il suo proprietario, siamo ben lieti che sia arrivata questa vittoria per Davide (Bieller ndr). In seconda categoria, infine, è stata la vittoria di una stalla che fa un grande lavoro di selezione; Malice sul campo si è dimostrata aggressiva, non dava tempo alle avversario di reagire e, vincendo in modo così rapido, ha risparmiato le energie che le sue avversarie consumavano in combattimenti più lunghi».

Interregionale: il “caso” delle assenze piemontesi

Anche i due concorsi del sabato hanno conquistato gli appassionati e premiato due regine di assoluto valore: Iris dei frères Cunéaz all’Interregionale e Berlin di Massimiliano Garin al Combat des deuxièmes veaux. Unico neo: la defezione all’ultimo minuto di parecchie bovine piemontesi. «Si è riscontrato un problema in merito alle disposizioni sanitarie, un’incomprensione tra veterinari e allevatori del Canavese relativamente alla quarantena, così il giorno prima della manifestazioni sono venute a mancare nove partecipanti. - conferma Roberto Bonin - Dispiace perché sapevamo quanto quegli allevatori ci tenessero a venire e quanto avessero preparato a dovere i propri animali: lo dimostrano i risultati ottenuti dalle altre bovine piemontesi, che hanno conquistato una terza e una quinta posizione. Iris dei Cunéaz fin dall’inizio si è dimostrata anche fisicamente superiore, la sua è stata una vittoria meritata».

«Per quanto riguarda il Combat des deuxièmes veaux, è stata una bella manifestazione anche se purtroppo non con un gran numero di partecipanti (erano 21 le bovine in concorso ndr). - prosegue Roberto Bonin - Il motivo è che in questi anni si è alzato molto il livello e chi ha una bovina da presentare parte ormai dal presupposto che, essendoci una categoria unica, se non ha una mole di un certo tipo è difficile fare risultato».

Gli applausi ai Parléaz, il ricordo di Lauro Pont: brividi di emozione in arena

L’arena Croix-Noire domenica pulsava come un grande cuore, il cuore del mondo dell’allevamento che va al di là dello spettacolo delle batailles. Così tra i momenti più emozionanti del pomeriggio ve ne sono stati 2 collaterali rispetto ai combats in senso stretto: il grande applauso in memoria di Lauro Pont, scomparso il 31 luglio scorso, e l’ovazione per la famiglia Parléaz, la cui abitazione è stata distrutta nel disastroso incendio della scorsa estate a Aymavilles: domenica la loro Natty ha conquistato uno splendido terzo posto e lo speaker Christian Cunéaz ha auspicato che questo bel risultato sia di parziale sollievo dopo la disgrazia subita: ne è seguito anche in questo caso un lungo applauso che ha accompagnato l’intero giro dell’arena della famiglia Parléaz.

“Croix-Noire, già al lavoro in vista del prossimo anno”

Dopo le tensioni della vigilia a causa delle limitazioni nell’utilizzo della Croix-Noire - dovute alla sua natura di impianto sportivo - l’Association Amis des Batailles de Reines è già al lavoro in vista del prossimo anno. «Da lunedì scorso, 24 ottobre, giorno dopo la finale, abbiamo subito riavviato i contatti con l’Amministrazione regionale per affrontare questa situazione in vista del prossimo anno. - rivela Roberto Bonin - Il nostro obiettivo è sempre quello di poter dare maggiori servizi, di far nuovamente vivere alla famiglia degli allevatori qualcosa di più condiviso».

Domenica 26 novembre si inaugura la sede

Come di consueto, l’anno delle reines si concluderà con la festa finale delle premiazioni che è in calendario per domenica 26 novembre. «Per l’occasione si inaugurerà ufficialmente la sede che abbiamo recentemente acquistato. - annuncia il presidente Roberto Bonin - Sarà una buona occasione per mostrarla agli allevatori che ancora non la conoscono».

“Grazie a tutti coloro che hanno collaborato”

«Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento: - conclude Roberto Bonin - gli sponsor, gli speaker che hanno lavorato in modo egregio - Deniel Pession il sabato e Christian Cunéaz la domenica - la squadra dei “rabatteurs” e naturalmente il direttivo e i delegati dell’assemblea. La finale regionale è una festa ma sono anche due giorni pieni di impegni e chi fa parte dell’organizzazione sovente deve “trascurare” la propria passione per stare dietro a tutto».

I Parléaz con Natty, terza di terza categoria: un grande applauso ha accompagnato il giro dell’arena della famiglia che ha subito gravi danni dall’incendio della scorsa estate a Aymavilles
Il presidente dell’Association Amis des Batailles de Reines Roberto Bonin e l’arena Croix-Noire gremita di pubblico domenica scorsa, 22 ottobre

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