Gli alpini valdostani alla “Giornata della memoria e della riconoscenza”

Gli alpini valdostani alla “Giornata della memoria e della riconoscenza”
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Domenica scorsa, 28 novembre, a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, l’Associazione Nazionale Alpini ha celebrato la “Giornata della memoria e della riconoscenza” per ricordare i tanti alpini che sono “andati avanti” a causa del Covid e per ringraziare quanti hanno operato a fianco l’Associazione durante l’emergenza sanitaria.

Il Palafiera ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei Gruppi Alpini delle Sezioni di Bergamo e Brescia - le più colpite - e di una delegazione di ogni Sezione dell’Associazione, compresa quella della Valle d’Aosta con il presidente Carlo Bionaz, il vicepresidente Albert Joseph Betemps, il consigliere sezionale Diego Da Ros, Stefano Menegolo e Giorgio Bertoldo. Numerose le autorità presenti, tra loro il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il comandante delle Truppe Alpine generale Ignazio Gamba e tanti Sindaci.

«I grazie dovrebbero essere tanti - ha sottolineato nel suo intervento il presidente nazionale Sebastiano Favero - perché l’impegno e la disponibilità sono andate al di là del ragionevole. Fino dal primo momento, specialmente nelle province di Bergamo e Brescia, le più colpite, c’è stata una risposta immediata per dare aiuto. Lo hanno fatto senza porsi il problema se fosse sicuro o no, lo hanno fatto perché si doveva fare, perché per noi alpini il senso del dovere viene prima di tutto».

Sono stati più di 20mila i volontari che hanno prestato la loro opera per 250 mila giornate/lavoro. Durante tutto questo periodo di emergenza l’Ana valdostana ha dato il proprio contributo. Infatti con la sua Protezione civile ha effettuato servizi giornalieri sotto la direzione della Regione, mentre i Gruppi sul territorio sono stati impegnati a fianco delle Amministrazioni comunali per consegnare mascherine effettuando anche un servizio di acquisto di derrate alimentari consegnandole a domicilio alle persone nello status di isolamento. Il tutto per un impegno totale che supera le 20mila ore lavorate con la disponibilità di 290 volontari.

L’Associazione Nazionale Alpini ha deciso di dare un piccolo riconoscimento con una spilla da applicare sul cappello come distintivo per il lavoro svolto, che sarà consegnato a tutte le Sezioni di Italia nei prossimi mesi e successivamente ai volontari.

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