Gli albergatori: «Adeguati ristori, precedenza assoluta»

Gli albergatori: «Adeguati ristori, precedenza assoluta»
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Questa volta la misura è colma. Ritengo assolutamente vergognose e irrispettose la modalità con cui il ministro Speranza ha operato». Parole di Filippo Gérard (foto), presidente dell'Associazione degli albergatori valdostani, in merito alla decisione di posticipare almeno fino al 5 marzo l'apertura degli impianti da sci.

«Noi siamo persone serie e come tali pretendiamo di essere trattati con rispetto. Dietro le nostre attività ci sono imprenditori, lavoratori, professionisti e fornitori che con il loro impegno e lavoro assicurano crescita e benessere alle proprie famiglie e all’intera comunità valdostana, oltre a garantire che molti territori di montagna non si spopolino. - dichiara Filippo Gérard - Sono mesi che come associazione, da una parte siamo impegnati a collaborare con tutti gli interlocutori che stanno gestendo questa difficile situazione emergenziale, dall’altra continuiamo a dare assistenza ed informazioni puntuali ai nostri associati, cercando di contenere i più facinorosi e spiegare loro l’inutilità di prese di posizioni più eclatanti. Purtroppo le modalità con cui è stata gestita la partita dello sci dal ministro Roberto Speranza non ci sta aiutando».

Da parte degli operatori della ricettività turistica la richiesta al governo nazionale è che «L’istituzione ed erogazione di adeguati ristori alla montagna diventi una priorità assoluta, in quanto, nostro malgrado, questa rimane l’unica strada per la sopravvivenza del comparto turistico e del suo indotto. Abbiamo provato sino all’ultimo a riavviare le nostre attività, abbiamo assunto i nostri collaboratori, ordinato le derrate alimentari presso i nostri fornitori, tutto è risultato vano» afferma sconsolato Filippo Gérard.

Contestualmente l’Adava invita l’Amministrazione regionale «A mettere in campo nuove misure anticrisi pesanti, con iniziative di sostegno agli investimenti, di ulteriore proroga della sospensione dei mutui Finaosta oltreché di rinegoziazione dei debiti residui per le aziende maggiormente in difficoltà e di ristrutturazione del debito tramite consolidamento per i mutui contratti con il sistema bancario privato, di incentivazione delle assunzioni per compensare le attuali difficoltà del mercato del lavoro e di sostegno al comparto agroalimentare regionale tramite i voucher già previsti nelle precedenti misure».

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