«Giusta la decisione di estendere l’obbligo del Green pass a tutti i lavoratori»
Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, privati e statali a partire da metà ottobre. Condividete la decisione del Governo?
Pietro Farina: «Il lavoro è un diritto e un dovere inviolabile. In situazioni di normalità, ognuno dovrebbe essere in grado di decidere per la propria salute, ma considerata la crisi sanitarie e le migliaia di decessi riconducibili al Coronavirus, è meglio estendere il Green pass».
Vigilio Berti: «Premetto che sono favorevole all’estensione del Green pass a tutti i lavoratori. Sono un artigiano e mi sono vaccinato. Però subito dopo l’inoculazione del siero ho iniziato a stare malissimo, febbre alta, giramenti di testa e nausea. Sono andato avanti così per diversi giorni. Ho avuto veramente paura perché oltretutto non mangiavo e dimagrivo velocemente. Per fortuna ora tutto è tornato alla normalità».
Carmen Zaira: «In Italia la Costituzione garantisce a ognuno di noi di decidere per la propria salute. Invece lo Stato ci sta obbligando a vaccinarci tutti, in particolare i lavoratori, limitando oltretutto la libertà di entrare al cinema, di andare a teatro o al ristorante. Lo trovo ingiusto oltre che anticostituzionale».
Christian Spinella: «La strategia voluta dallo Stato mira a portare tutti, compresi i lavoratori di tutte le categorie, a vaccinarsi per evitare ulteriori contagi, anche se esistono delle categorie professionali che difficilmente vengono a contatto con altre persone. Comunque l’obiettivo è di evitare ulteriori ondate di contagi».
Alessandro Goi: «Credo che per il personale sanitario l’obbligo sia indiscutibile, perché ovviamente vengono a contatto con pazienti fragili e esposti al rischio di contagio. Forse non era strettamente necessario estendere l’obbligo ad altri settori lavorativi».
Giulia Carradore: «Condivido l’idea del Governo di estendere la vaccinazione a tutte le categorie professionali, perché altrimenti si rischiava di creare una netta discriminazione tra lavoratori. Occorre ricominciare dopo quasi 2 anni di pandemia e bisogna farlo in assoluta sicurezza. Solo così l’Italia potrà rialzarsi».