«Giuseppe Capra: un prete valdostano sulle strade del mondo»

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La Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta, nell’ambito della rassegna BiblioRencontres-Cose dell’altro mondo, organizza un’iniziativa dal titolo «Giuseppe Capra: un prete valdostano sulle strade del mondo», comprendente una mostra e una conferenza. L’esposizione presenta una parte del materiale esposto nel corso della mostra organizzata dall’Amministrazione comunale e dalla Biblioteca di Pont-Saint-Martin nel 2023 in occasione dei 150 anni dalla nascita del sacerdote, e sarà visitabile ad Aosta a partire da martedì 8 ottobre fino a sabato 9 novembre, nel consueto orario di apertura della biblioteca.

Giovedì 7 novembre, alle 18, nella sala conferenze della Biblioteca regionale, Luciana Pramotton, curatrice della mostra, parlerà del personaggio di don Giuseppe Capra e dei suoi viaggi.

Don Giuseppe Capra fu una figura poliedrica, non conformista, con una visione aperta del mondo, sempre impegnato in molteplici attività e interessi, egli fu, infatti, anche professore, geografo, viaggiatore, fotografo, scrittore, conferenziere, giornalista e collezionista. Esposizione e conferenza permetteranno di descrivere le sue due principali passioni: il viaggio e la fotografia. Il professore, infatti, è stato un artista del viaggio, uno dei massimi della sua epoca, un teorico della vita come avventura, che lo ha portato a visitare circa settanta Nazioni, scattando fotografie in tutti i continenti e riportando in patria una quantità notevole di oggetti e cimeli, a testimonianza dei luoghi visitati. L’impresa più sensazionale che lo portò, nel 1926, a compiere un lungo cammino da oriente a occidente, è il viaggio sulle orme di Marco Polo. Viaggiò da solo, intraprendente e dotato di un forte spirito di iniziativa, don Capra percorse i 10.000 chilometri che separano Pechino da Roma in 293 giorni, servendosi dei mezzi più avventurosi: giunche, portantine, carri, cavalli e molti chilometri a piedi. Il suo spirito avventuroso, la sua cultura e il suo sguardo curioso sul mondo, oltre al suo talento nell’arte della fotografia, lo portarono a collaborare con il Touring Club Italiano dai cui archivi provengono gran parte delle fotografie esposte. La mostra è arricchita da alcuni pezzi provenienti da ogni angolo del mondo e sopravvissuti alla dispersione avvenuta alla sua morte, reperiti sul territorio presso privati.

Luciana Pramotton, curatrice della mostra, ha insegnato a lungo materie letterarie e storia nelle Scuole medie di Pont-Saint-Martin. Da sempre appassionata di storia e cultura del territorio valdostano. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

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