Giuseppe Benvenuto, da autista a imprenditore con i bus turistici

Giuseppe Benvenuto, da autista a imprenditore con i bus turistici
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In 5 anni con il suo primo pullman, un Fiat 308L carrozzato Orlandi, percorse una distanza pari a oltre 2 volte e mezzo quella che separa la Terra dalla Luna: più di un milione di chilometri. Giuseppe Benvenuto, come tutti i suoi fratelli, aveva il mestiere di autista nel sangue. Lui era il primogenito e venne alla luce il 1° luglio 1938 a Belvedere Marittimo, nel cosentino, poi tra il 1940 e il 1955 nacquero Daniele, Franco, Luigi, Fiore, Maria e Carlo. I genitori Filippo Benvenuto e Angela Impieri si trasferirono a Signayes di Aosta nel 1958, perché il padre era stato assunto dall’impresa edile di Cesare Cometto. Appena gli fu possibile Giuseppe Benvenuto conseguì la patente per i pullman - come tutti i suoi fratelli (Maria prese quella per taxi e autonoleggio) eccetto Carlo, destinato a diventare un apprezzato musicista - ed iniziò a lavorare per la Società Autolinee Gran Paradiso di Antonio Salvitti, il cui deposito era in via Lucat, nei locali attualmente occupati dalla sala biliardi Snooker. Quando la Gran Paradiso chiuse, Giuseppe Benvenuto con il fratello Franco acquistarono 4 dei suoi pullman e nel 1970 fondarono la Sipol che copriva la tratta tra Signayes e Pollein e quella per Valsavarenche. Allora, una corsa semplice costava 100 lire. Poi, nel 1971, tutti gli ex autisti della Gran Paradiso - complessivamente una trentina tra i quali i fratelli Giuseppe, Franco e Fiore Benvenuto - fondarono la Svap, la cui sede era in via Mazzini, dove ora c’è l’Emporio dell’Auto. Un’esperienza che per Giuseppe Benvenuto fu di breve durata dato che nel 1973, ottenuta dal Comune di Aosta la licenza di autonoleggio, si mise in proprio. Fu l’inizio di una grande avventura, proseguita fino al 2017, e che negli anni vide la sua impresa impiegare fino a 6 pullman e una decina di dipendenti tra assunti e a chiamata. Il deposito era a Tsamberlet di Aosta e tra i suoi pullman sicuramente il più popolare fu il Fiat 370 “Spazio” che negli anni Ottanta venne impiegato anche per le gite scolastiche: la sua caratteristica era il salottino nella parte posteriore, dove gli studenti facevano a gara per sedersi, che lo rendeva un elegante transatlantico delle autostrade. Con Giuseppe Benvenuto - sposato con Filomena Conte, conosciuta alla Società Gran Paradiso dove era impiegata, sposata il 18 aprile 1964 e mancata il 25 novembre 2018 -, lavorò il figlio Roberto, nato il 2 luglio 1965, mentre la sorella Angela, venuta alla luce il 25 giugno 1968, è dipendente comunale. Per Giuseppe Benvenuto non poter più guidare i pullman a 65 anni per raggiunti limiti di età fu un enorme dispiacere. Ma lui continuava ad andare in azienda perché quella era la sua vita. Affetto da una patologia respiratoria, si è spento all’età di 82 anni venerdì scorso, 15 gennaio, all’Ospedale regionale “Umberto Parini”. Le esequie, molto partecipate, hanno avuto luogo lunedì 18 nella chiesa dell’Immacolata e il parroco don Luigino Da Ros ha scelto la metafora del viaggio per salutarlo davanti agli amici e agli ex colleghi. Non poteva essere altrimenti per un uomo, gioviale e sempre disponibile verso il prossimo che ha insegnato il mestiere a tante persone e che nella vita ha percorso milioni di chilometri.

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