Giuseppe Argirò, il manager che dovrà traghettare il colosso Cva all’appuntamento più importante: la scadenza delle concessioni
«Sono un gran camminatore. Vengo dal mare e come spesso succede mi sono innamorato della montagna. Non sono però un grande sciatore». Parole di Giuseppe Argirò, nuovo amministratore delegato di Cva. La nomina di Giuseppe Argirò è di lunedì scorso, 6 settembre. Laurea in Economia e Commercio alla Cattolica di Milano e 2 master, la sua carriera inizia in Confindustria in Liguria, direttore per 10 anni. Negli ultimi 25 anni ricopre incarichi manageriali e dirigenziali in importanti società private e di partecipazione pubblica, anche quotate. Le ultime sono l’Acea di Roma e la multiutility del nord-ovest Iren. Ha maturato una significativa esperienza in svariati ambiti, nei settori dell’energia, dell’acqua e dell’ambiente.
La scelta di Giuseppe Argirò, si legge in una nota diffusa dall’azienda, «E’ stata dettata dalle sempre più importanti e particolari sfide che il gruppo si trova ad affrontare, per raggiungere gli obiettivi che si è prefissato».
Il neo amministratore delegato - che al vertice del colosso delle energie rinnovabili sarà affiancato dal presidente Marco Cantamessa e dal direttore generale Enrico De Girolamo - in buona sostanza dovrà occuparsi del posizionamento strategico a lungo termine della Compagnia Valdostana delle Acque. Dovrà mettere a disposizione di Cva le sue competenze ed esperienze e «Seguire in modo particolare tutte le attività che condizioneranno il futuro della società, in questo periodo di importanti cambiamenti tecnici economici e normativi, quali ad esempio le regole che verranno stabilite per le gare di rinnovo delle concessioni idroelettriche» precisa il manager ligure.
Il rafforzamento del vertice aziendale infatti oggi ha un obiettivo principale: affrontare il percorso che porterà alla scadenza delle concessioni idroelettriche, nel 2029.
«Il mio lavoro sarà quello di costruire i diversi scenari possibili e lavorare con l’azionista per fornire all’azienda gli strumenti adeguati per affrontare ogni prospettiva. - precisa Giuseppe Argirò - Una prima ipotesi, di cui si è parlato negli ultimi tempi, è la possibilità che lo Stato decida di spostare quella scadenza, di dare alle aziende altro tempo in cambio di investimenti nell’ambito ora tanto di attualità, della transizione energetica. Ma gli scenari sono tutti da presidiare come tutte le potenziali conseguenze ponendo la società nella migliore condizione possibile per affrontarli. Mi piace tantissimo lo slogan “Rinnovabili da sempre”: per Cva è davvero così. L’altra ipotesi è invece la conferma di quella scadenza: si va alla gara. E allora bisogna impegnarsi per non farsi trovare impreparati. Noi, e questo sarà in particolare il mio compito, dovremo prepararci a questo scenario in maniera adeguata». Anche perché, ammette Giuseppe Argirò, la gara per le concessioni sarà una sfida con «competitors» impegnativi, a volte inediti. Colossi industriali che finora hanno registrato fatturati stellari con il fossile e non solo e che con accurate operazioni di «Greenwashing» ora si propongono come aziende «verdi» «E potrebbero decidere di partecipare in modo estremamente aggressivo a queste gare». «I fondi di investimento per esempio, che vedono nelle rinnovabili un investimento imprescindibile, in questa fase storica stanno mettendo a disposizione dei mercati risorse rilevantissime».
In questo discorso si «infila» per forza un’altra valutazione: Cva è un’azienda a partecipazione pubblica. Quindi inevitabilmente con una minore flessibilità operativa sul piano industriale (controlli, burocrazia, procedure) quando si tratta di muoversi in queste gare, rispetto a privati sostenuti da grandi fondi di investimento che per quanto grandi possano essere, alla fine si rivelano più «agili» e maggiormente competitivi.
«Sono consapevole del valore della squadra che mi ha accolto, alla quale si deve una parte certamente positiva del percorso fatto dal Gruppo. - conclude Giuseppe Argirò - Ci impegneremo per superare gli ostacoli che eventualmente si presenteranno da qui ai prossimi anni e più in generale per confermarci quell’azienda attenta alla sostenibilità, all’impatto ambientale e alla lotta ai cambiamenti climatici quale Cva è da anni, da molto tempo prima di altri colossi presenti sul mercato».