Giunta verso l’azzeramento Deciderà il Conseil Fédéral

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Potrebbe avere i giorni contati la Giunta Lavevaz. Il suo destino passerà dal parlamentino dell’Union Valdôtaine, il Conseil Fédéral che con ogni probabilità verrà convocato per lunedì 23 gennaio prossimo. Alla base verranno prospettati 2 scenari. Il primo è l’allargamento dell’attuale maggioranza autonomista progressista a 18 con il coinvolgimento di Pour l’Autonomie, per arrivare quindi a 20. Ma con un azzeramento dell’attuale Giunta, rivedendo anche le rappresentanze dei movimenti che faranno parte della «nuova» maggioranza. Quindi saltano tutte le ipotesi che riguardavano l’ingresso nell’Esecutivo di Claudio Restano, il ridimensionamento di Carlo Marzi, il toto assessore di Pour l’Autonomie. Un foglio bianco e si riparte da zero, compreso Erik Lavevaz. Rimpasto totale.

Non sarebbe diversa la sorte della Giunta Lavevaz nel caso si optasse per l’altro scenario, la virata a destra. Ovvero l’alleanza con Lega e Forza Italia, abbandonando (minimo) i 5 consiglieri del gruppo Federalisti Progressisti-Partito Democratico. Naturalmente anche in questo caso, dovendo garantire l’ingresso nell’esecutivo a Forza Italia e Lega, la Giunta tornerebbe in discussione, da Lavevaz in giù.

Questi 2 scenari sono quelli usciti dal Comité Fédéral dell’Uv riunito lunedì scorso, 9 gennaio, e illustrati in una riunione degli 11 (i 7 dell’Uv più i 4 consiglieri di Alliance Valdôtaine) durante il Consiglio Valle di questa settimana. A spiegare la posizione unionista il capogruppo del Mouvement Aurelio Marguerettaz che non ha nascosto di preferire l’alleanza con Lega e Forza Italia: per non rimanere isolati rispetto al resto del paese, per «agganciare» il governo nazionale su diversi dossier importanti. Su tutti il raddoppio del Tunnel del Monte Bianco e le concessioni Cva.

Strada questa che però mette in pericolo il percorso della réunion delle forze autonomiste che a detta dell’Uv viaggia «in parallelo» alla verifica di maggioranza, e che però secondo gli altri autonomisti difficilmente potrebbe convivere con un’alleanza con Lega e Forza Italia. Lo stesso gruppo regionale di 7 consiglieri nel recente passato non si è dimostrato unito sulla strada da intraprendere. Da una parte Aurelio Marguerettaz con Renzo Testolin e Giulio Grosjacques che guardano al centrodestra, con loro anche Roberto Rosaire. Ipotesi che non convince il presidente Erik Lavevaz e l’assessore all’Agricoltura Davide Sapinet. Roberto Barmasse, assessore alla Sanità, è pronto alle dimissioni.

Chi sostiene che gli autonomisti devono viaggiare uniti è Paolo Contoz, imprenditore di Nus nel settore dei combustili ed ex consigliere regionale dell'Uv. «Personalmente, non condivido questa politica troppo attendista anche perché la base unionista mi sembra orientata ad appoggiare una riunificazione da troppo tempo attesa. L’Autonomia, a caro prezzo conquistata, va difesa senza 'se' e senza 'ma' e ben venga chi unisce e non chi divide».

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