Giulio Perret, a Gressan gestì il negozio di macchine agricole

Giulio Perret, a Gressan gestì il negozio di macchine agricole
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«Vai da Perret e compra quello che ti consiglia lui». Se un agricoltore non poteva recarsi di persona nel negozio di Giulio Perret a Gressan, erano queste le istruzioni che impartiva a chi lo avrebbe fatto al posto suo. Perché di lui si fidavano tutti, non solo per la sua onestà ma soprattutto perché quelle macchine agricole era il primo a usarle: nei campi, nella vigna, nei meleti. In lunghi anni di pratica aveva svelato ogni segreto di quei motori, che riparava con sapienza. Il suo cuore, però, non poteva più essere riparato. Si è fermato per sempre mercoledì scorso, 29 dicembre, all’Ospedale regionale, dove sempre più spesso negli ultimi mesi la sua salute cagionevole lo aveva costretto al ricovero.

Giulio Perret - “Gietto” per quel soprannome rimastogli dall’affettuoso nomignolo di una nipote - era nato il 30 luglio del 1939 da papà Guglielmo, sabotier di Champoluc, e mamma Maria Sabina Voulaz, contadina di Challand-Saint-Anselme. Era l’ultimo di cinque figli, dopo Anita, Alcide, Renzo - per tutti “Emilio” - e Renato, quest’ultimo mancato giovane in un incidente di caccia.

I suoi genitori si erano trasferiti a Gressan quando Guglielmo aveva trovato impiego alla Cogne. Giulio fin da bambino aveva sviluppato un’intraprendenza fuori dal comune. Aveva solo 9 anni quando si procurò il suo primo lavoro: davanti ad Alfonso e Grato “Gep” Quendoz che cercavano un “cit” per il loro alpeggio sopra Ozein se ne uscì con la frase: «Se mi pagate bene, vengo io!». Studiò solo fino alla quinta elementare ma aveva un cervello “fino”. Dopo alcuni lavori come lucidatore di piastrelle e il servizio militare da Alpino - di cui conservò sempre un bel ricordo - fu assunto alla Cogne, nel settore della manutenzione: lì si mise a studiare fino a ottenere la patente per la conduzione dei grandi impianti termici. Qualche tempo dopo fu inaugurata la centrale termica del complesso Alpila sulle piste di sci e lui ne fu il primo capo, per 13 anni. Giulio Perret non era però tipo da accontentarsi di un solo impiego: già quando era alla Cogne si “sdoppiava” facendo il meccanico alla Mafer; poi cominciò con i mercati vendendo macchine agricole e motoseghe. Intanto nel 1975 si era sposato con Elsa Cuneaz - che con la famiglia gestiva lo storico Bar Ristorante Morena - e insieme a lei nel 1981 aprì poco distante - proprio dove ora c’è il nuovo Bar Morena, non lontano dal Municipio - il suo negozio di macchine agricole, ferramenta e spazzaneve che divenne subito un punto di riferimento per tantissime persone: non solo per gli agricoltori della zona ma per i molti che lo avevano conosciuto in giro per i mercati in tutta la Valle insieme al fratello Alcide, che nel frattempo aveva aperto un’officina per la riparazione di macchine agricole a Ampaillan di Charvensod. Anche Giulio nel negozio faceva il meccanico delle attrezzature per la campagna e continuò a partecipare con il suo stand ad eventi e manifestazioni, tra cui la Fiera di Sant’Orso. Il suo negozio era un ritrovo e lui non lesinava mai consigli utili e suggerimenti, con calma e competenza, accompagnandoli pure con un bicchiere del suo vino quando lo passava a trovare qualche amico. Uomo buono e di tante parole, con la battuta pronta, pungente ma mai offensiva, aveva nel sangue la passione per l’agricoltura: si rilassava curando le sue vigne e i suoi meleti, che gli avevano fruttato anche dei bei premi alla Festa delle Mele di Gressan, dei quali andava orgogliosissimo. Da giovane era stato pure un bravo giocatore di rebatta.

Lascia la figlia Roberta - architetto - e le tante persone che gli hanno voluto bene e lo hanno stimato. I funerali si celebrano nella chiesa parrocchiale di Gressan alle 14.30 di oggi, venerdì 31.

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