“Giroparchi”, assolti perché il fatto non sussiste i 10 imputati

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Il Giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Colazingari ha assolto giovedì scorso, 28 gennaio, con la formula “perché il fatto non sussiste” i 10 imputati nel processo con rito abbreviato sulla presunta frode nei lavori di sistemazione di itinerari del Parco del Gran Paradiso, costati alla Regione 1,3 milioni di euro nell'ambito del progetto Giroparchi, finanziato con il Par Fas 2007-2013. La Procura aveva chiesto 2 anni di reclusione per Alessandro Ceccon, 49 anni, di Aosta, funzionario dell'Ufficio tecnico progettazione sentieristica e cartografia dell'Assessorato dell'Ambiente, un anno, 2 mesi e 10 giorni di reclusione e 2.400 euro di multa per Ennio Da Canal, 60 anni, di Quart, legale rappresentante della Ecoval e 10 mesi per il suo direttore lavori Mauro Andrea Perino, 47 anni, di Bollengo, in provincia di Torino, un anno e 2 mesi di reclusione per Duillio Gal, 53 anni, di Châtillon, un anno un mese e 20 giorni per Aldo Neyroz, 61 anni, di Sarre, 10 mesi di reclusione e 1.600 euro di multa per Manuel Lavoyer, 40 anni, di Pontey, tutti considerati direttori dei lavori dall'accusa, 9 mesi e 20 giorni di reclusione e 800 euro di multa ciascuno per i legali rappresentanti di impresa Mario Nera, 60 anni, delle 3A spa e 3A srl, ed Egidio Pelini, 45 anni, della Ecn34, entrambi di Roma, per Simona Maccarone, 36 anni, di San Gregorio di Catania, in provncia di Catania, e Domenico Cavallaro, 46 anni, di Catania, della Ingegneria e ambiente. Per tutti gli imputati la Procura aveva chiesto inoltre l'interdizione temporanea dai pubblici uffici e la pubblicazione della eventuale sentenza di condanna nonché per diversi di loro anche l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione. Erano decine i rilievi mossi dagli inquirenti, tra i quali le mancate installazioni di funi, soste e cartelli e staccionate posizionate vicino al parcheggio per evitare il trasporto in elicottero, ma anche pozzetti previsti in cemento armato e realizzati «In pietrame a secco, di dubbia qualità e robustezza».

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