“Giro della Valle d’Aosta”, Ludovico Crescioli è leader ma il belga Jarno Widar rimane il favorito

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Tanta Italia nelle prime 3 tappe di un combattuto e divertente 60esimo “Giro della Valle d'Aosta Mont Blanc” con tripletta tricolore giovedì a Borgofranco e vittoria del professionista di Reggio Emilia della Bardiani Federico Biagini e ieri, venerdì 19, al Verrand del toscano 20enne della Technipes Emilia Romagna Ludovico Crescioli che ha marcato a uomo, nell'inseguimento alla coppia di testa, il belga Jarno Widar, conquistato del “Giro Next Gen 2024” che con il terzo posto a Pré-Saint-Didier, davanti a Crescioli quarto, è ora a 6 secondi dal talento toscano prima del tappone di oggi, sabato 20, a Champoluc e dell'ascesa a Cervinia di domani, domenica 21.

Vincono una tappa i kazaki dell'Astana con "barbanera" Likhan Dostoyev e i britannici con il terzo successo in 2 anni di David Golliker, primo al Verrand ma lontano di 9 minuti dai primi in classifica ed è leader del Gran Premio della montagna il più bravo dei colombiani Guillermo Martinez Hueras dopo il secondo posto di ieri, venerdì, passando primo a Verrogne e sul Colle San Carlo ma ancora non competitivo nelle discese dove perde tutto il vantaggio accumulato nelle salite.

Sono 23 le squadre al via per affrontare questo 60esimo “Giro della Valle d'Aosta Mont Blanc” che meritava sicuramente una maggiore presenza di tappe in regione per festeggiare i 12 lustri di vita di questa corsa internazionale under 23 su 5 tappe per affrontare mercoledì scorso, 17 luglio, i 40 km da Passy ai 1.354 metri del Plaine Joux con 12 di salita. A meno 8 dal traguardo ci ha provato il favorito belga Jarno Widar, poi ottavo a 18 secondi. Ai 3.500 metri è scattato, con il francese Louis Rouland, il kazako dell'Astana Likhan Dostoyev che è andato a vincere da solo. Il "barbanera" di Shymkert si è imposto con 12 secondi sull'australiano Alastair Mackellar e Ludovico Crescioli, settimo Simone Riganti e incredulo è andato a vestire la prima maglia di leader.Dopo il primo giorno i 2 valdostani erano, con la nazionale azzurra, Filippo Agostinacchio 84esimo a 6'91” e per la Biesse Carrera Etienne Grimod 125esimo a 12'50”.

Nella seconda tappa giovedì, con grande accoglienza e discesa dalla scalinata del carnevale storico a Verrès, la corsa è sconfinata in Canavese, affrontato le salite di Andrate e della Serra con arrivo dopo 127 chilometri e 40 di media oraria a Borgofranco d'Ivrea, con 5 corridori in avanscoperta e prima vittoria stagionale con uno sprint regale del reggiano Federico Biagini davanti al campione italiano under 23 Edoardo Zamperini (della nazionale italiana), veronese di Grezzana, e il marchigiano della Colpack Diego Bracalente a 2 secondi con podio tutto italiano, quarto a 2” l'inglese Joseph Towers della Caja Rural e quinto a 4” il polacco Filip Gruszczynski della Biesse Carrera.

Nulla è però cambiato in classifica con il kazako Dostiyev leader sul toscano Crescioli e l'australiano Mackellar visto che il gruppo è finito a soli 12 secondi regolato allo sprint da Ramses De Bruyne con 65esimo il favorito belga Widar , rimasto con la squadra della Lotto decimata, che ha annunciato di avere rimediato il Covid dopo la vittoria nel “Giro Next Gen”. In casa valdostana giovedì gioie e dolori con Filippo Agostinacchio molto bravo 11esimo a 12 secondi nella testa del gruppo ed Etienne Grimod ritirato già nella seconda tappa dopo avere tentato una fuga in un gruppetto insieme ad Agostinacchio e quindi fuori dai 118 rimasti in gara.

Bisogna riconoscere che dopo l'uscita di scena di alcuni personaggi "ingombranti" è tornata la serenità nel Comitato organizzatore e ne ha guadagnato tutta l'armonia della famiglia del "petit tour" che con il “Tour de l'Avenir” in Francia e il “Giro Next Gen” rappresenta le massime espressioni del mondo ciclistico degli under 23.

Nella prima tappa di montagna ieri, venerdì, da Sarre al Verrand di Pré-Saint-Didier dopo varie fughe, prima 3 e poi a 7, dopo il giro di boa di Chambave hanno iniziato in testa la salita di Verrogne con oltre 2 minuti di vantaggio il colombiano Guillermo Martinez Hermas e l'inglese David Golliker con al Gpm primo il colombiano, secondo il britannico e terzo il francese Baptiste Troja. Golliker scappava in discesa, Martinez lo riprendeva e staccava in salita per poi farsi superare e distanziare scendendo dal Colle San Carlo con l'inglese a fare tris al Verrand con 10 secondi sul colombiano, 54 su Widar e Crescioli, 2'08” sul francese Louis  Rouland con il leader kazako Dostoyev a 5’35” 19esimo e Agostinacchio 77esimo a 20'43”.

Ora in classifica si parte oggi - sabato 20 - con Crescioli che ha un margine di 6 secondi su Widar e di 1’23” sull’altro belga Emil Vestrynge. Si tratta del tappone da Saint-Vincent a Champoluc di 153 km e 3.700 metri di dislivello con i colli d'Arlaz, Zuccore e Joux, seguito domani - domenica 21 - dalla Valtournenche-Cervinia, 95,5 km con il San Pantaleone.

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