Giovanni Roveyaz, storico macellaio
La comunità di Hône ha salutato per l’ultima volta durante i funerali celebrati mercoledì scorso, 13 dicembre, Giovanni Roveyaz, storico macellaio, già presidente della squadra di calcio del paese nonché della locale sezione dei pescatori di Hône/Bard e tra i soci fondatori della Pro Loco.
Era nato il 27 marzo del 1940 da mamma Mariuccia Maglione e papà Ernesto, di Gressoney. La sua famiglia ha gestito a lungo il Rifugio Quintino Sella al Felik. Suo papà mancò quando lui aveva solo 14 anni: era il più grande di 4 fratelli e dovette così diventare adulto molto presto. Era solo quindicenne quando prese il posto del papà alla fabbrica Ilssa Viola di Pont-Saint-Martin, paese dove si trasferirono. Conobbe Marisa Praduroux di Bard e il 1° ottobre del 1960 si sposarono. Nel 1961 nacque il primo figlio Bruno.
Intanto, mentre lavorava in acciaieria, Giovanni imparò anche un secondo lavoro nella bottega del macellaio di Pont. Così decise poi di aprire un negozio in proprio, all’inizio nel borgo di Bard e in seguito - per un decennio a partire dalla metà degli anni Sessanta - a Issogne dove la famiglia, allargatasi con la nascita del secondo figlio Paolo nel 1965, andò a vivere. Infine, con i risparmi accumulati con tanti sacrifici, nel 1974 - l’anno prima della nascita del terzo figlio Marino - acquistarono la casa dove poi, in seguito ai lavori di sistemazione, aprirono il negozio con il sottostante macello. Lì Giovanni ha lavorato per tanti anni, diventando una vera istituzione del paese, fino all’età della pensione, quando il negozio è stato rilevato dal figlio Paolo, fino alla chiusura qualche anno fa.
Al primo impatto sembrava un orso ma Giovanni Roveyaz aveva in realtà un carattere gioviale ed espansivo e si integrò perfettamente nella vita sociale di Hône, diventandone anzi uno degli animatori.
Tra i promotori della Pro Loco, ne era il principale fornitore di viveri, che provenivano immancabilmente dalla sua macelleria.
Appassionato di sport e in particolare di calcio - passione trasmessa a tutta la famiglia -, è stato presidente dell’Hône e dell’Hône-Arnad, prima della grande fusione che portò alla nascita del Pdha e infine del Pdhae. Era un grande tifoso della Juventus e insieme alla moglie Marisa ha seguito la squadra in alcune trasferte diventate mitiche, come la finale di Champions League vinta nel 1996 a Roma contro l’Ajax; volarono addirittura fino a Tokio dove esultarono per il gol di Alex Del Piero che valse la Coppa Intercontinentale a spese del River Plate.
Grandissimo amante della pesca, il suo posto del cuore era il lago Gabiet a Gressoney. Ha guidato per 25 anni la sezione dei pescatori di Hône/Bard.
Si è spento nella mattina di lunedì nella sua casa di Hône. Lascia la moglie Marisa, i figli Bruno, Paolo e Marino e i nipoti Luca e Patrick.