Giovanni Masoni, sempre in prima fila nei progetti per il futuro dei giovani

Giovanni Masoni, sempre in prima fila nei progetti per il futuro dei giovani
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I giovani con la maglietta dell’oratorio, quelli con la giacca del Grand Paradis Calcio, il gonfalone del Comune di Sarre e tanti, tantissimi amici. Una folla ha dato l’ultimo saluto - nel pomeriggio di lunedì scorso, 14 ottobre, nella chiesa della Madonna della Gioia a Sarre - a Giovanni Masoni, scomparso a soli 48 anni, sconfitto dal solito spietato male incurabile.

Nato il 7 novembre del 1970 ad Aosta, nel 1988 Giovanni Masoni ottiene il diploma di Elettricista, Installatore ed Elettromeccanico e 2 anni più tardi raggiunge la maturità professionale di tecnico delle industrie elettriche ed elettroniche all’Ipr di Aosta. Nel 1992 - fino al mese di giugno 1999 - lavora nella gioielleria oreficeria di Gabriele Gianni, in corso Battaglione Aosta. Lì impara quello che diventerà il mestiere della sua vita e che lo porta a diventare socio - nel luglio del 1999 - di Nicola Colacioppo al Centro Incisioni Colacioppo, in viale Piccolo San Bernardo ad Aosta. Si tratta del negozio conosciuto da tutti gli sportivi della nostra regione: lì dirigenti ed allenatori vanno a comperare coppe e medaglie e si fanno consigliare da “Gio” Masoni, che a sua volta è stato calciatore e allenatore e soprattutto sa quale trofeo può accendere il sorriso di un ragazzino, dopo una vittoria o anche una cocente sconfitta. Dal 1976 al 2011 Giovanni Masoni ha militato in tante squadre di calcio della nostra regione - Sarre-Chesallet, Villeneuve, Corrado Gex, Grand Paradis - e tante volte con la fascia di capitano al braccio. Gomito a gomito con quei ragazzi - suoi coetanei - che anche in queste ultime settimane non lo hanno mai lasciato da solo, ricordando epiche battaglie sui campi e soprattutto spassosi aneddoti da spogliatoio.

Lasciato il calcio giocato, Giovanni Masoni si è dedicato alla carriera da allenatore, nel Grand Paradis, offrendo tempo e simpatia ai ragazzi delle categorie giovanili, quelli che non hanno saputo trattenere le lacrime davanti alla chiesa di Sarre lunedì pomeriggio. «Maso» si riempiva gli occhi a vedere - e magari insegnare - le belle giocate, ma la sua priorità non era quella di inventare campioni, quanto piuttosto di crescere bravi ragazzi, giovani che fossero d’esempio ovunque, in qualsiasi situazione. La voglia di impegnarsi in prima persona lo ha portato pure ad essere - dal 2003 al 2015 - rappresentante dei genitori nel plesso scolastico Venance Bernin al Montan di Sarre e dal 2012 a far parte del consiglio direttivo dell’Oratorio di San Giocondo: sempre in prima linea come volontario, a cercare di costruire momenti di divertimento, di svago e di crescita per i più giovani, adesso era vice presidente dell’Oratorio interparrocchiale di Sarre e Chesallet.

In una vita sempre al servizio degli altri c’è anche l’esperienza di amministratore comunale. Nel 2015 si candida alle elezioni comunali di Sarre, nella lista che propone Massimo Pepellin sindaco e naturalmente viene eletto, con 158 voti. Sposato con Elena De Francesch dal 2001, con lei ha avuto due figlie, Lara nata nel 2002 e Giulia, del 2004. Oltre a loro, Giovanni Masoni lascia il papà Carlo, la mamma Ida Gilliavod e i fratelli Andrea, Stefano e Mara.

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