Giovanni Anselmo, l’artista di fama mondiale era figlio del salumiere di piazza Germanetti

Giovanni Anselmo, l’artista di fama mondiale era figlio del salumiere di piazza Germanetti
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Era nato a Borgofranco d’Ivrea il 5 agosto del 1934 Giovanni Anselmo, artista di fama internazionale che si è spento a Torino lunedì scorso, 18 dicembre. E’ stato tra i leggendari protagonisti che hanno fondato il movimento Arte Povera, così nominato dal critico Germano Celant nel 1967. Dopo aver compiuto studi classici si formò come pittore da autodidatta.

Esordì nel 1967 all'interno di una mostra collettiva alla Galleria Sperone di Torino con due opere polimateriche senza titolo e partecipò da allora alle mostre del gruppo Arte Povera insieme a Michelangelo Pistoletto, Piero Gilardi e Gilberto Zorio. Nel 1968 tenne la sua prima esposizione personale alla Galleria Sperone e contemporaneamente iniziò a presentare alcuni suoi lavori in occasione di eventi internazionali, come la mostra di Berna "When Attitudes Become Form" del 1969 e Documenta a Kassel nel 1972.

Giovanni Anselmo prese parte alla Biennale di Venezia nel 1978, nel 1980 e nel 1990, anno in cui vinse il Leone d'oro per la Pittura. L'ultima consacrazione non riuscirà a vederla: sarà infatti nel febbraio 2024 che al Guggenheim Museum di Bilbao si inaugurerà la mostra “Giovanni Anselmo: Más allá del horizonte”.

Il suo lavoro consiste principalmente in installazioni legate al concetto di energia, che si gioca su rapporti di equilibrio tra spinte contrapposte. La sua ricerca tende infatti a mettere in luce l'energia insita nella materia attraverso accostamenti di materiali e oggetti di valenza contraria (tecnologici e naturali, pesanti e leggeri, organici e inorganici), in modo da ottenere la massima tensione dal gioco dialettico e dal contrasto fra i diversi elementi. Lavorando a cicli tematici, ha posto l'attenzione su fenomeni e concetti contrapposti (come finito e infinito, visibile e invisibile, vita e morte) e sul rapporto tra uomo e natura.

Una sua installazione luminosa è entrata a fare parte della serie Luci d'Artista a Torino. S'intitola Orizzonti, accesa a fine ottobre in piazza Carlo Alberto.

Giovanni Anselmo ha creato anche alcuni libri d'artista, tra cui “Leggere” nel 1972, nel quale ogni pagina riporta la stessa parola in progressivo restringimento e dilatazione, e “Particolari visibili e misurabili di INFINITO”, che inizia con pagine del tutto nere arrivando a visualizzare dettagli della “parola infinito“.

Nel 1970 Giovanni Anselmo partecipò al progetto “Identifications”, serie di video nei quali Gerry Schum documenta il lavoro di alcuni tra i più importanti artisti del tempo. Nel breve video l'artista non compare ma è protagonista una sua opera formata da un blocco di cemento e da una falda di cuoio che trattiene un palo, la telecamera filma da ferma, compiendo soltanto un movimento di zoom.

Il sindaco di Borgofranco d’Ivrea Fausto Francisca lo ha ricordato con un post sulla sua pagina Facebook definendolo un «illustre concittadino».

«Artista internazionale tra i più rappresentativi dell’Arte Povera, le sue opere furono presentate nei migliori musei del mondo a Parigi, New York, Chicago, Basilea e Berna. - ha scritto il sindaco Fausto Francisca - Grande interprete delle opere polimateriche, lo ricordiamo con le sue parole: “I miei lavori sono la fisicizzazione di una forza, di un'azione, dell’energia di una situazione o di un evento”. Borgofranco piange il grande artista figlio del salumiere di piazza Germanetti, vicino alla ex Posta, oggi negozio di fiori. Le sue opere da anni sono esposte in un’ala del Castello di Rivoli».

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