«Giovani valdostani in montagna», progetto per far scoprire le professioni in quota

«Giovani valdostani in montagna», progetto per far scoprire le professioni in quota
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E’ stato presentato nella mattinata di giovedì scorso, 26 settembre, il progetto «Giovani valdostani in montagna» che coinvolge gli Assessorati regionali all’Istruzione, al Turismo e l’Unione valdostana guide di alta montagna.

Obiettivi: riavvicinare i giovani alla montagna, attraverso attività fisiche non agonistiche, piuttosto per il benessere psico-fisico e per far scoprire proprio le professioni di montagna.

Sono 4 gli interventi previsti fra il 2024 e il 2025 rivolti a studenti delle scuole secondarie di secondo grado e a giovani fra i 18 e di 29 anni. Il primo - «Alla scoperta della natura: studenti valdostani in rifugio!» - si svolgerà fra fine settembre e ottobre e coinvolgerà 7 istituzioni scolastiche per un totale di 115 studenti. In particolare 3 classi prime del Liceo Bérard, 2 dell’Ipra di Châtillon e 2 classi del Don Bosco saranno accompagnate da guide alpine e accompagnatori di media montagna in 3 diverse uscite al Rifugio Prarayer e all’Ostello di Machaby.

I ragazzi soggiorneranno nelle strutture individuate, con l’obiettivo anche di creare dei momenti aggregativi al di fuori del contesto scolastico. Sono previste diverse attività ricreative e educative con guide e esperti. A Prarayer gli studenti verranno portati a visitare la centrale di Cva, mentre a Machaby è prevista la visita del Santuario.

Fra dicembre 2024 e febbraio 2025 le classi seconde e terze potranno aderire a «Zig Zagando d’inverno: studenti valdostani sulla neve!», mentre da giugno ad agosto per gli studenti delle classi quarte e quinte è prevista l’adesione volontaria al progetto all’intervento «Alla scoperta degli sport estivi: giovani in movimento!».

Sempre nello stesso periodo per i giovani dai 18 e i 29 anni si terrà l’iniziativa «Impara il mestiere: giovani guide di media montagna si diventa!».

Ad oggi sono 13 le persone abilitate alla professione di accompagnatore di media montagna, figura recentemente istituita. «C’è grande interesse, è una delle professioni che in futuro avrà un grande sviluppo»: in autunno, ha annunciato l’assessore regionale al turismo Giulio Grosjacques, partiranno i corsi abilitanti.

«Grazie al coinvolgimento dei professionisti della montagna - ha evidenziato l’assessore regionale all’Istruzione Jean-Pierre Guichardaz - che ci faranno da testimonial, potremo con questo progetto fare conoscere ai giovani delle professioni emergenti».

«Cinque anni fa quando ci siamo insediati con questo nuovo consiglio ci si era posti l’obiettivo di ritornare ad esser una risorsa per la comunità valdostana» sottolinea Ezio Marlier presidente delle guide alpine valdostane. «Finalmente siamo di nuovo all’interno delle scuole, per presentarci e per fare vedere questa come possibile professione del futuro, trattenendoli sul territori anziché farli andare via».

Il progetto, dal costo complessivo di 115.092 euro, prevede un cofinanziamento regionale di 47.500 euro.

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