Giovani albergatori valdostani al meeting nazionale in Romagna: “Importante occasione di confronto”
Una delegazione dell’Adava - composta in particolare da un gruppo di Jeunes Hôteliers Valdôtains - ha partecipato da lunedì scorso, 5 giugno, a mercoledì 7 al meeting nazionale che ha riunito a Cesenatico e a Riccione una settantina di operatori Under 40 del settore.
Ne facevano parte la presidente dei giovani albergatori valdostani Giorgia Vigna Lasina dell’Hotel Le Coeur Du Pont di Donnas, la vicepresidente Sharon Saudin dell’Hotel Boule de Neige di Rhêmes-Notre-Dame, il vicepresidente Adava Alessandro Perosino dell’Hotel Elena di Saint-Vincent, Pietro Imbimbo Roullet dell’Hotel Bellevue di Cogne, Marta Cretaz dell’Hotel Le Lièvre Amoureux di Valpelline (questi ultimi due rispettivamente delegati Adava per Cogne e per il comprensorio del Gran San Bernardo e recentemente entrati a far parte del direttivo Jeunes insieme a Laura Oberti del Forte di Machaby a Arnad) e il delegato Adava del comprensorio di Gressoney Daniele Valverde dell’Hotel Ellex di La-Trinité.
«E’ stata un’esperienza molto interessante per il proficuo confronto con i colleghi di altre realtà italiane. - spiega la presidente dei giovani albergatori valdostani Giorgia Vigna Lasina - Lunedì abbiamo partecipato al direttivo nazionale dei giovani albergatori al Museo della Marineria di Cesenatico, seguito dall’aperitivo e dalla cena. Il giorno seguente abbiamo preso parte a una colazione di lavoro con formazione all’Hotel 5 stelle Da Vinci con il maestro pasticcere Gino Fabbri e con Giacomo Pini di Gp Studios. Durante la mattinata il Ministro del Turismo Daniela Santaché si è collegata on line per un saluto e per augurarci buon lavoro». Gli incontri sono poi proseguiti a Riccione con un seminario al Grand Hotel Des Bains con il mental coach Padre Natale Brescianini.
«Da questo tipo di incontri si traggono spunti interessanti. - prosegue Giorgia Vigna Lasina - La formazione sulla colazione, ad esempio, ha messo in rilievo come un servizio a volte dato per scontato possa essere invece di primaria importanza. Naturalmente in queste occasioni ci si confronta sui principali problemi del settore come quello della grande difficoltà a trovare collaboratori, diffusa in tutta Italia e probabilmente nel mondo. Si è condivisa l’importanza di fare “passare il messaggio” delle opportunità di carriera che offre un settore come il nostro, che è molto più facilmente “scalabile” di altri. In particolare negli alberghi più grandi, una persona che entra ad esempio come centralinista con il tempo ha la possibilità di migliorare la propria posizione fino a incarichi di grande responsabilità».
Per quanto riguarda la difficoltà a trovare collaboratori, spesso si sente liquidare la questione con la frase “I ragazzi oggi non hanno più voglia di lavorare”. Cosa ne pensano i giovani albergatori, che - anche solo per motivi anagrafici - hanno una posizione privilegiata per interpretare il fenomeno? «Sentir dire che i giovani non hanno voglia di lavorare mi urta moltissimo, perché non è affatto vero. - risponde Giorgia Vigna Lasina - Certo, forse anche per l’esperienza della pandemia, molti ragazzi oggi hanno la consapevolezza di voler trovare un giusto equilibrio tra la vita professionale e quella privata e non sono disposti ai sacrifici lavorativi che hanno fatto i nostri genitori e che facciamo anche noi giovani albergatori. Non tutte le strutture alberghiere sono in grado di proporre turni che vadano incontro alle loro richieste. Ma è un processo che porterà sicuramente risultati sul lungo termine». «Come giovani albergatori crediamo molto, sia a livello nazionale che locale, al rapporto con la scuola, all’importanza di “entrare” nelle classi per spiegare ai ragazzi cosa significa lavorare nel nostro settore. - conclude Giorgia Vigna Lasina - Ad esempio, abbiamo già fatto e proporremo ancora piccole formazioni all’Ecole Hotelière di Châtillon».