Giorni di spettacolo al Giro Next Gen che in Valle d’Aosta parla svedese e francese
Aspettando il ritorno del Giro d’Italia dei professionisti la Regione ha investito 366 mila euro per le prime 3 giornate del Giro Next Gen per 174 under 23 di 29 squadre del mondo intero che hanno invaso festosamente Aosta e la sua Valle garantendo un grande entusiasmo con un’organizzazione di spessore, sorella di quella del Giro vero, di Rcs La Gazzetta dello Sport con speaker il cognein Paolo Mei. Subito la presentazione delle squadre sabato nel complesso della Testa Fochi in centro città, poi domenica, nonostante la giornata elettorale, più di 4 ore di ciclismo di alto livello con gli 8.800 metri della cronometro dal piazzale della funivia Aosta-Pila a piazza della Repubblica, arrivando da corso Battaglione Aosta, attraverso la salita di Saint-Christophe verso Beauregard dove era atteso da amici, parenti e compagni di scuola all'Ipr Etienne Grimod, il 20enne di Gignod della Biesse Carrera, 84esimo a 1 minuto dal vincitore, protagonista di una buona gara anche se lui era tutt'altro che soddisfatto. A ricevere la prima maglia rosa dall'assessore regionale allo Sport Giulio Grosjacques è stato uno dei grandi favoriti, reduce dalla vittoria al Tour de Bretagne, Jakob Soderqvist. Il 21enne della Lidl Trek è sfrecciato in 10'49” ad oltre 48,8 di media staccando di 6 secondi l'italiano (soli 2 nei 10) Andrea Raccagni Noviero e 9 secondi sull'atteso svizzero Fabian Weiss della Tudor di Fabian Cancellara, con decimo Christian Bagatin della Colpack Ballan.
Tappa e maglia a Saint-Vincent per il talento francese Paul Magnier
Dopo la cronometro, lunedì scorso il via dallo splendido scenario del castello di Aymavilles per 173 corridori (non è partito l'azzurro Gabriele Mosca) verso Courmayeur e 105 km sino a Saint-Vincent. Dopo un primo attacco a 2 con Giancarlo Carpene primo al Gpm sopra Arvier davanti allo svizzero Fabian Weiss in rimonta, è partita a 45 km dall'arrivo una fuga a 7 con uomini di classifica come il francese Paul Magnier, quarto domenica. Sul Gpm della Cote Champ de Vigne a 8 dal traguardo, dove ha vinto Cesare Chesini, c'è stato lo show del 20enne talento di Grenoble Magnier, già bronzo mondiale juniores in mountain bike 2022 e vincitore a Maiorca e in Oman, capace in inverno nei test tra i prof di battere in volata Tim Merlier, 3 successi al Giro quest'anno. Sull’ultima salita la Soudal Quick Steep e la Colpack hanno scatenato la bagarre per staccare lo svedese in rosa Soderqvist, finito a 13 secondi, e poi davanti si è formato un gruppo di una cinquantina di uomini con Raccagni a lanciare per la Soudal il francese Magnier che ha vinto allo sprint a Saint-Vincent davanti a Lorenzo Conforti e allo sloveno Gal Glivar, con sesto Raccagni. Etienne Grimod ha chiuso 124esimo a 7’22” e ha commentato: “Tappa tosta, però bene per me. Al ritorno scendendo verso Saint-Vincent abbiamo dovuto fare i conti con un vento pazzesco”.
Martedì quindi per gli ultimi 10 chilometri valdostani dei 124 da Verrès Paul Magnier è partito verso Pian della Mussa con 7 secondi sul compagno Andrea Raccagni Noviero e 14 sullo svedese Jakob Soderqvist, i 3 grandi protagonisti delle prime 2 giornate. In Piemonte arrivo solitario e nuova maglia rosa per il belga della Lotto Jarno Widar con il francese Magnier 52esimo ad oltre 11 minuti e il nostro Grimod 149esimo a 25’ dal belga. Quindi mercoledì Etienne Grimod è stato 127esimo a 7'27” nella terza tappa Pertusio- Borgomanero vinta nuovamente dal transalpino Magnier allo sprint come a Saint-Vincent, mentre giovedì dopo la volata di Cremona (primo il belga Steffen De Schuyteneer) la maglia rosa è tornata a vestire il connazionale Jarno Widar, con Grimod molto bravo nel gruppo dei migliori, 29esimo.
In attesa della chiusura di domani, domenica, a Forlimpopoli ieri, venerdì, il belga Widar ha rafforzato la sua prima posizione, vincendo in volata la tappa Borgo Virgilio-Fosse, che ha visto in difficoltà Etienne Grimod, 108esimo a 23’09”.