Giornate Fai: duemila visitatori al Castello di Montestrutto e alla Pieve di San Lorenzo

Giornate Fai: duemila visitatori al Castello di Montestrutto e alla Pieve di San Lorenzo
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La Pieve di San Lorenzo con il battistero di San Giovanni Battista, risalente alla seconda metà del IX secolo, il Castello di Montestrutto, con l’annessa Chiesa di San Giacomo, e il musicista e violinista Rosario Scalero, che abitò proprio in questo castello dal 1929 al 1954, sono stati i grandi protagonisti, a Settimo Vittone, delle Giornate Fai di Primavera, svoltesi sabato e domenica scorsi, 26 e 27 marzo, all’insegna delle più rosee previsioni, complice anche il clima decisamente favorevole per visite e passeggiate, con almeno 2.000 presenze registrate nel fine settimana. Grande soddisfazione, quindi, per la Delegazione Fai di Ivrea e Canavese, guidata da Carlo Arborio Mella, che con il suo programma culturale ha saputo destare l’interesse sia di visitatori provenienti da Torino, Milano e Genova che dei residenti, i quali hanno avuto finalmente l’occasione di visitare il maniero, solitamente chiuso, che si erge sul cucuzzolo di località Montestrutto, oggi di proprietà del professore medievalista canadese Karl Fugelso, ben lieto di aprirne le porte per la visita. «Dobbiamo rimarcare - dichiara Arborio Mella - la generosità dei visitatori in fatto di contributi spontanei per sostenere il mantenimento dei beni Fai sul territorio».

Protagonisti delle 2 giornate, oltre ai pregiati beni architettonici, storici e culturali, sono stati anche i membri dell’Associazione Octava, composta da professionisti e volontari che da anni incessantemente e con grande competenza ne costituiscono il presidio per le visite fra il periodo delle Giornate Fai di Primavera e la chiusura autunnale dei monumenti, e i giovani “apprendisti Ciceroni” del Liceo Botta di Ivrea, diretto dalla professoressa Lucia Mongiano e con la coordinazione del professor Silvio Ricciardone, e dell’Istituto Piero Martinetti di Caluso, diretto dalla professoressa Katia Milano, tutti preparatissimi nell’accoglienza e nelle spiegazioni storiche rivolte ai presenti, impreziosite dagli interventi di Giovanni Bassoli, docente pittorico, restauratore degli affreschi degli interni del castello di Montestrutto. Il documentario realizzato dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, con la voce narrante della docente Chiara Marola, sulla figura del compositore Rosario Scalero, è stato inoltre trampolino di lancio per un’iniziativa futura in grado di non disperdere l’eredità di queste Giornate di Primavera Fai e di quelle relative al 150enario della nascita del musicista, celebrato l’anno scorso: si tratterà infatti di organizzare stabilmente sul territorio un Festival Musicale itinerante dedicato a Rosario Scalero, previsto tra i mesi di settembre e dicembre, coinvolgendo la comunità locale, enti pubblici e privati e diverse realtà che si occupano di rilancio del territorio e della sua cultura musicale.

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