Giornata missionaria, il «grazie» di Stefano Tasca dalla Guinea
«Quando sperimentiamo la forza dell’amore di Dio, quando riconosciamo la sua presenza di Padre nella nostra vita personale e comunitaria, non possiamo fare a meno di annunciare e condividere ciò che abbiamo visto e ascoltato». Queste parole sono tratte dal messaggio di Papa Francesco per la giornata missionaria mondiale, che anche in Valle d’Aosta si celebrerà domani, domenica 24 ottobre, e viene anticipata oggi, alle 20.45 nella chiesa parrocchiale di Arvier, dalla veglia missionaria, che ogni anno si propone come un momento di preghiera. Don Ugo Reggiani, responsabile del Centro missionario diocesano, ricordando che ottobre è il mese dedicato alle missioni, spiega che «Lo scopo della veglia è pregare affinchè ci siano persone disposte a viaggiare nel mondo. Per chi ha incontrato Gesù è tale incontro che rende bella la vita; andare in missione significa prendere coscienza di questa esperienza e condividerla».
In tale occasione verrà anche letta la testimonianza di Stefano Tasca (foto), ex seminarista ad Aosta, ultimo missionario partito per la Guinea, a Bissau. Eccone un passaggio: «Aiutare i poveri e gli ultimi per restituire ciò che altri o magari noi stessi abbiamo, inavvertitamente o volontariamente, sottratto loro è missione e significa mettersi in gioco; richiede continui atti d’amore, esige rinunciare a se stessi stando al fianco dei più deboli, facendosi umile. La carità che Gesù ci insegna è il suo esempio. La strada della povertà, del servizio e del sacrificio è testimonianza della carità di Cristo».
Tra gli altri missionari valdostani, di nascita o d’adozione, attualmente all’estero: Marino Bois (Seoul, Korea del Sud), Giovanni Bonino (Saint Pierre e Plavilla, Francia), Vincenzo Clerici (Modjo, Etiopia), Nives Falcoz (Londrina, Brasile), Suor Alessandra Maria Pagliero (Mendida Shoa, Etiopia), Suor Alfonsina Marisa Zanetti (Câmpina, Prahova Romania), Giancarlo Todesco (Dakar, Senegal), Padre Daniels Michael André (Bissau, Guinea).
Stefano Tasca ha appena inviato un messaggio al parroco don Paolo Viganò per ringraziare lui e tutta la comunità di Morgex per la loro generosità. A settembre infatti, insieme a lui e a don Alessandro Valerioti, entrambi suoi compagni di seminario ad Aosta, aveva organizzato un incontro nella chiesa di Morgex per parlare della missione come parte viva del carisma della chiesa cattolica e in particolare della missione a Farim in Guinea Bissau, con proiezione di foto e qualche filmato. Nel corso della serata sono state raccolte delle offerte per la missione, da utilizzare per i poveri e la popolazione locale di Farim, e in particolare per aiutare alcuni bambini, i cui genitori non hanno possibilità economiche, per garantire la loro istruzione. Nei primi mesi del nuovo anno, Stefano Tasca farà avere a don Paolo Viganò una rendicontazione precisa dell'impiego delle offerte. Intanto, nel messaggio, ha voluto trasmettere l'idea che la missione non è solo in Africa o in Sud America: «Tutti sono chiamati a vivere la propria missione nella vita di ogni giorno, anche a Morgex. Per esempio, per una moglie, missione è amare il proprio marito anche nei piccoli gesti quotidiani, così come per il marito missione è dimostrare il proprio amore alla moglie con piccoli e semplici gesti come sorprenderla con un fiore alla sera tornando dal lavoro. Tutti dobbiamo vivere la nostra propria missione alla luce della carità di Cristo Gesù».