Giornata in memoria delle vittime della mafia con Libera
Leggere i loro nomi, raccontare le loro storie, in breve ricordare chi ha perso la vita a causa di atti mafiosi sono i piccoli grandi gesti che si ripetono nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia, celebrata martedì 21 marzo a Milano, a cui ha partecipato anche una delegazione valdostana. «Siamo andati a Milano con alunni del Liceo Bérard e dell’Itpr Gex - racconta la referente regionale di Libera Donatella Corti - mentre alla manifestazione in piazza Chanoux ad Aosta hanno partecipato studenti delle istituzioni scolastiche Martinet, Lexert e Manzetti». La divisione in due gruppi ha una motivazione organizzativa: «Ci sono stati problemi per orari, parcheggi milanesi e con la ditta che avrebbe dovuto garantire il servizio, salvo smentirlo 8 giorni prima. A quel punto si è cercata qualunque soluzione, ma nessuna strada, neppure l'esercito che è stato contattato, è stata percorribile. Il Bérard e il Gex hanno invece organizzato la trasferta in modo autonomo, mentre altre 200 persone, studenti e docenti, che da gennaio stavano preparando la giornata, non hanno avuto la possibilità di usufruire del servizio pullman, prima accordato e poi annullato dalla Regione a causa di problemi tecnico organizzativi della ditta il cui servizio era stato scelto. Per questo motivo, anche se si era scelto che quest’anno avrebbe dovuto esserci una sola piazza, cioè piazza Duomo a Milano, 2 scuole tra quelle rimaste ad Aosta, cioè la Martinet e la Lexert, hanno organizzato un piccolo corteo con la lettura di alcuni nomi e il racconto delle vite delle vittime che l’elenco riporta e che loro, tramite il lavoro in classe, hanno potuto conoscere».
«Questo è stato il mio secondo 21 marzo celebrato a livello nazionale - commenta Teresa Nelva Stellio, volontaria di Libera Valle d’Aosta e coordinatrice del gruppo formazione - mi aspettavo delle emozioni forti, ma non ero pronta a così tanta gente. Vedere loro partecipare alla lettura dei nomi con serietà e dedizione, consapevoli dell'importanza di quel momento, è stata ancora una volta di stimolo alla mia partecipazione in Libera».