Giornata della povertà, le iniziative promosse dalle parrocchie

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Sono previste raccolte fondi e iniziative benefiche - domani, domenica 13 novembre - in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, «una sana provocazione - dice Papa Francesco - per aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà del momento presente».

In Valle d’Aosta saranno le parrocchie a sensibilizzare i fedeli, durante le messe domenicali, anche attraverso gli interventi delle associazioni di volontariato.

Nella parrocchia di Maria Immacolata ad Aosta, dopo la Messa prefestiva del sabato, quindi oggi alle 18, le associazioni San Vincenzo e Ain Karim offrono fritto misto di pesce, a fronte della presentazione di un buono (10 euro), che si può acquistare dopo le messe settimanali e presso la segreteria della parrocchia. Il ricavato verrà utilizzato per i progetti delle associazioni di carità parrocchiale.

A Champoluc, sarà presente una rappresentanza della Caritas diocesana: dopo le funzioni della domenica sarà proposto il progetto «San Martino - La bottega del riuso», per la raccolta di indumenti in buono stato, che si possono conferire nei punti indicati sul sito sanmartinovda.it. Sempre domani, domenica 13, la mensa Tavola Amica offrirà un pasto preparato e servito dall'Unione Cuochi, che ha proposto questo «test di solidarietà» proprio in occasione della Giornata dei Poveri.

«L’ultimo Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale - spiega il direttore della Caritas valdostana Andrea Gatto - indica che c’è una povertà ereditaria, che si trasmette di “padre in figlio”, per cui in Italia occorrono almeno cinque generazioni per una persona che nasce povera di raggiungere un reddito medio. E poi c’è una povertà educativa che riguarda i giovani del nostro Paese, fra i quali solo l’8 per cento con i genitori senza titoli di studio superiori riesce a laurearsi. La difficoltà economica porta a sfiducia, perdita di autostima, e nei ragazzi anche all’abbandono scolastico. Sarà il problema anche dei prossimi anni».

Il primo periodo Covid, con il lockdown e le molte restrizioni, hanno provocato grandi difficoltà nelle famiglie valdostane.

«All’inizio è stato terribile, oggi va un po’ meglio - continua Andrea Gatto - ma non siamo riusciti a tornare ai livelli pre pandemia, ci sono ancora molte persone e intere famiglie che faticano ad andare avanti e chiedono un aiuto alimentare oppure per spese sanitarie o per la casa». I dati aggiornati ad oggi dicono che quest’anno sono già 570 persone incontrate al centro di ascolto Caritas, mentre erano state 580 in tutto il 2021. Ogni giorno mangiano alla mensa tra 50 e 60 persone. «Durante l’emergenza Covid, non potendo far sedere le persone ai tavoli, ci eravamo organizzati preparando pasti da asporto. - dice ancora il Direttore della Caritas diocesana - Oggi i volontari sono straordinari, riescono quasi a raddoppiare la distribuzione, mantenendo sia il servizio ai tavoli sia asporto, dato che lo spazio non è sufficiente a far entrare tutti, e a dare qualcosa per la cena. Qualche panificio ci dona del pane, ma il vero miracolo dei volontari è far bastare il cibo per tutti».

A fianco degli aiuti materiali sono stati mantenuti anche quelli economici: dall’inizio del 2022, sono stati erogati oltre 200mila euro per il sostegno nelle spese relative alla casa (affitto, bollette), spese alimentari o sanitarie.

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