Giornata della Gentilezza: a Oyace due maggiorenni e nessun neonato
È ormai tradizione del Comune di Oyace omaggiare i neonati e i neo maggiorenni della comunità, rispettivamente con le puette e con copie della Costituzione e dello Statuto. L’evento si è svolto anche quest’anno - per la precisione domenica scorsa, 20 marzo - in occasione della Giornata nazionale della Gentilezza. «L’Amministrazione comunale ha voluto nuovamente aderire a questa iniziativa proposta dalla Rete nazionale della Gentilezza con lo scopo di dare un maggiore significato a questo momento, anche se quest’anno, ahimè, non ci sono nuovi nati. - dice il sindaco di Oyace Stefania Clos - Abbiamo perciò dato il benvenuto ai diciottenni Federico Brédy e Chiara Furfaro, ai quali la legge attribuisce, con il compimento del 18esimo anno di età, l’esercizio di un insieme di diritti e di doveri». Il Sindaco ha augurato ai giovani di essere sempre, nelle loro azioni, esempio di onestà, di coerenza e di altruismo: «Viviamo in un mondo che probabilmente vorremmo tutti cambiare ma il primo vero cambiamento deve arrivare in noi stessi. Non dimenticate che siete voi giovani le basi del nostro futuro». I due ragazzi sono stati omaggiato con un attestato riportante un messaggio di Papa Francesco: «Abbiate sempre gli occhi rivolti al futuro. Siate terreno fertile in cammino con l’umanità, siate rinnovamento nella cultura, nella società e nella Chiesa. Ci vuole coraggio, umiltà e ascolto per dare espressione al rinnovamento». L’assessore alla Gentilezza Gilberto Chenal ha consegnato una copia della Costituzione e dello Statuto regionale. Infine l’Ambasciatrice della Gentilezza Gianna Lisitano ha donato ai giovani le simboliche chiavi realizzate dai bambini della scuola primaria di Oyace e il libro “Caffellatte sulla pelle” nel quale è presente un significativo racconto scritto dalla giovane Gaia Zappia, a cui sono dedicate le casette dei libri presenti in paese, con l’augurio che i giovani possano trovare in questi racconti scritti da ragazze e ragazzi sfortunati - perché affetti da neurofibromatosi - la forza di superare gli ostacoli che incontreranno sul loro cammino.