Giornata dell’Endometriosi: l’arco romano si illumina di giallo
In occasione della Giornata mondiale dell’Endometriosi - che ricorreva martedì scorso, 28 marzo - l’arco della Strada Romana delle Gallie a Donnas si è tinto di una luce gialla. Un modo per aumentare la consapevolezza su questa malattia e per sostenere le donne che ne sono affette.
L’endometriosi è una patologia infiammatoria ormono-dipendente dovuta alla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, chiamato endometrio, in altri organi (ad esempio ovaie, tube, peritoneo, vagina e talvolta anche intestino e vescica). Tutti i mesi, sotto gli effetti del ciclo mestruale, il tessuto impiantato in sede anomala va incontro ad un sanguinamento interno. Questo processo dà origine a cisti, infiammazioni croniche degli organi nei quali si impiantano questi focolai, cicatrici, aderenze e, in alcuni casi, infertilità. L’infiammazione di questi tessuti incide pesantemente sulla qualità di vita della donna in quanto, il dolore che l’endometriosi (specialmente quella extra genitale) comporta, invalida il normale svolgimento delle attività quotidiane, i rapporti interpersonali e di coppia. Spessissimo questi dolori vengono associati o attribuiti alla sindrome del colon irritabile o a stress. Una diagnosi tempestiva è fondamentale affinché l’endometriosi non possa provocare danni importanti a carico di organi vitali, ad esempio il rene.
«La Valle d’Aosta è impegnata da tempo sul fronte dell’endometriosi - sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi - la nostra regione è stata tra le prime ad aprire un ambulatorio dedicato, dove l’approccio multidisciplinare garantisce una presa in carico efficace».Per accedere è sufficiente farsi rilasciare l’impegnativa dal medico di famiglia e prenotare la prestazione telefonando al Cup allo 0165 548387.
In occasione della Giornata di sensibilizzazione è stato inoltre attivato per informazioni l’indirizzo email aosta.endometriosi2@sigo.it creata dalla Sigo - Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia. «Le donne interessate - dice il dottor Livio Leo, direttore della struttura di Ginecologia e Ostetricia - potranno rappresentare i loro dubbi, chiedere informazioni, sia di tipo diagnostico sia di tipo terapeutico».