Giornata contro la violenza sulle donne Anche in Valle d’Aosta tante iniziative
Anche in Valle d’Aosta si moltiplicano le iniziative a tutti i livelli per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nella mattinata di ieri, venerdì 24 novembre, al Conservatoire de la Vallée d'Aoste, ad Aosta, è stata presentata la campagna "Gli uomini che cambiano", promossa dalla Consigliera di Parità, dal Consiglio Valle e dall'Assessorato regionale della Sanità, Salute e Politiche sociali. Sono intervenuti in apertura della presentazione, moderata dalla giornalista Paola Borgnino, la consigliera di Parità Katya Foletto, l'assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Carlo Marzi e il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin. Hanno quindi preso la parola il Sostituto procuratore Manlio D'Ambrosi, il coordinatore Dipartimento Politiche sociali Vitaliano Vitali, il regista della campagna video Davide Bongiovanni, l'attore Francesco Rizzuto, e Marco Ricagno, docente di canto e di arte scenica del Conservatoire de la Vallée d'Aoste. Sono saliti sul palco gli artisti Alberto Visconti, musicista e cantautore, MyKyta Ishchenko, tenore, e Cheng Ruman, soprano. Sono intervenute, collegate da remoto, Serenella Molendini Consigliera nazionale di parità supplente, Irene Pellizzone professoressa associata in Diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Milano e Roberta Balzotti Coordinatrice nazionale Comitato Pari opportunità Usigrai. L’iniziativa di comunicazione, che si concretizza nella produzione di video che saranno veicolati attraverso vari canali e piattaforme, è stata inserita tra gli appuntamenti del ricco e variegato programma di eventi che diverse istituzioni, enti e associazioni del territorio hanno realizzato per diffondere consapevolezza e condanna di un fenomeno che sta diventando strutturale e che coinvolge culture, ceti sociali e fasce d’età differenti.
Consulta regionale per le pari opportunità
Inoltre parte oggi, sabato 25 novembre, la campagna social nelle neonate pagine Facebook e Instagram della Consulta regionale per le pari opportunità. La Consulta, riprendendo l'hashtag #NoExcuse, lanciato dalle Nazioni Unite per la sua campagna contro la violenza sulle donne, presenterà attraverso una serie di infografiche, i dati della violenza in Valle d'Aosta e in Italia, i servizi attivi sul territorio, le conversazioni spesso sottovalutate.
La Consulta ha posto il monitoraggio e il contrasto della violenza di genere tra le priorità di lavoro del proprio mandato. Tra gli obiettivi, vi è quello di tenere alta l'attenzione sul fenomeno, presentando numeri e diffusione, perché è necessario partire dalla consapevolezza che la violenza esiste, che non è da sottovalutare né da banalizzare.
Altro elemento della campagna sarà quello di promuovere la conoscenza dei servizi a supporto delle donne sul territorio: attraverso un'informazione sempre più capillare, le donne vittime di violenza saranno sempre più in grado di richiedere aiuto. La campagna della Consulta pari opportunità si rivolgerà poi in modo particolare ai giovani. Secondo i dati del Centro Antiviolenza, sono infatti a rischio le minorenni e già alcune si sono rivolte al Centro negli ultimi due anni. È necessario dunque porre un'attenzione particolare: saranno riprodotte conversazioni attraverso i social, spesso sottovalutate, ma che indicano situazioni di controllo e prevaricazione, di gelosia e possesso. Verranno messi in luce dialoghi su whatsapp spesso disfunzionali che prima di tutto devono essere riconosciuti e impediti.
Mostra a Saint-Pierre
Sempre in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne il rinnovato museo regionale di scienze naturali di Saint-Pierre ospiterà la mostra dal titolo "Non chiamatelo raptus - La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani" della vignettista e fumettista Stefania Spanò, in arte Anarkikka.
L'inaugurazione è fissata per oggi, sabato l 25 novembre, alle 10. In esposizione una raccolta di 30 vignette, pubblicate negli anni.
L'esposizione sarà visitabile fino a mercoledì 6 dicembre in alcune sale del Museo. Oggi, sabato 25 novembre, anniversario dell'apertura del Museo, la sede museale è ad accesso gratuito così come le due visite guidate programmate nella giornata.
Soroptimist ClubSaranno 1.200 i sacchetti di carta con lo slogan, stampato in arancione, “non accettare nessuna forma di violenza - chiama il 1522” in distribuzione, al momento della vendita dei farmaci, in molte farmacie private della regione e in quelle comunali gestite dall’APS di Aosta. E’ una delle iniziative proposte quest’anno dal Soroptimist Club Valle d’Aosta per celebrare la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Da giorni è stato esposto sulla facciata del Monte dei Paschi di Siena in piazza Chanoux ad Aosta, lo striscione con cui, come negli anni passati e con il patrocinio del Comune di Aosta, il Soroptimist intende far arrivare alle donne vittime di violenza un’offerta di aiuto attraverso i numeri telefonici da contattare in caso di bisogno: il 1522 del servizio nazionale anti violenza e stalking attivo 24 ore su 24 e i contatti telefonici del Centro donne contro la violenza di Aosta.
Alla campagna “Orange the World”, sostenuta dal Soroptimist International e promossa dall’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Uguaglianza di genere, anche quest’anno ha aderito la Soprintendenza regionale ai Beni culturali che fino a domenica 10 dicembre illuminerà di arancione il Castello di Aymavilles. Luci arancioni puntate anche sul Forte di Bard da ieri, venerdì 24, fino a domani, domenica 26 novembre.
Il sostegno alle donne vittime di violenza non può limitarsi ad accentrare l’attenzione sul problema in occasione della Giornata mondiale che si celebra il 25 novembre, ma deve concretizzarsi in un impegno costante. E’ con questa consapevolezza che il Soroptimist Valle d’Aosta, in collaborazione con lo Zonta Club, ha deciso l’acquisto di un PC con telecamera, a favore del Comando dei Carabinieri di Aosta per l’acquisizione delle denunce nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”. La stanza che dal 2019 consente nella caserma di via Clavalité ad Aosta l’ascolto protetto di donne vittime di violenze e abusi è stata di recente spostata in un locale più idoneo che, su richiesta del Comando dei Carabinieri, il Soroptimist ha provveduto a sistemare e dotare di uno spazio per i bambini piccoli con tavolino, sedie, libri e giochi. Presto l’inaugurazione.
Polemiche in Consiglio Valle
Ma non sono mancate le polemiche. Le dichiarazioni dei leghisti Andrea Manfrin e Luca Distort durante la seduta del Consiglio Valle di mercoledì scorso, 22 novembre, hanno suscitato un vespaio. «Respingo l'idea che gli uomini siano tutti dei potenziali criminali, degli stupratori, degli assassini come avanzato da una certa idea tornata alla ribalta in questi ultimi giorni, a seguito dell'omicidio di Giulia Cecchettin. - ha sostenuto Andrea Manfrin - Solo una mente malata pensa che il male si estirpi condannando tutto il genere maschile o facendo crociate contro il patriarcato, soprattutto se si tace di fronte alle aggressioni fondamentaliste islamiche. Siamo di fronte a un problema più complesso che deve essere preso in carico dalle famiglie per fare in modo che questi eventi tragici non si verifichino mai più». Per Luca Distort «Il peccato originale sta nel fatto che il maschio violento è un maschio principalmente viziato, che non è stato educato e formato a gestire i "no". Il maschio viziato è arrogante perché è debole e reagisce, quindi, con violenza: non è figlio di una società patriarcale che ha dato, invece, intere generazioni di uomini forti e stabili. Sarebbe il caso di ripercorrere il ruolo autentico del maschio alfa e dei suoi modelli virtuosi. Questa visione presuppone un sostegno solidale alle famiglie nell'educazione dei propri figli».
Severo il commento di Adu Valle d’Aosta che giudica le affermazionei dei due consiglieri leghisti «Dichiarazioni sessiste inaccettabili» mentre la Cgil Valle d’Aosta evidenza che «Ritenere che un’educazione basata sul patriarcato abbia generato uomini forti e stabili significa avallare una cul-tura del predominio degli uomini sulle donne» e il PD Valle d’Aosta sottolinea che «Affermare che la via da inseguire sia “ritornare a educare maschi forti, ripercorrere il ruolo autentico del maschio alfa e dei suoi modelli virtuosi” è contro il modello di una società plurale, paritaria, antiviolenta e giusta».
Striscione di Casapound
«Ma quale patriarcato, “questo” è il vostro uomo rieducato»: è la scritta su striscione apparso - e presto rimosso - nella tarda serata di giovedì scorso, 23 novembre, in piazza Arco d'Augusto ad Aosta. La stessa che poco più di 24 ore prima aveva ospitato un presidio di solidarietà dedicato a Giulia Cecchettin e a tutte le vittime di violenza, organizzato da Dora donne Valle d'Aosta. Alla manifestazione avevano partecipato circa duecento persone, portando cartelli con scritte come «Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima». A rivendicare l’azione è stata
Casapound: «Casi di cronaca come quello di Giulia sono il risultato di una società malata, che, nella corsa alla decostruzione sociale e di genere, ha creato individui imbelli, incapaci di affrontare un qualsiasi tipo di fallimento e di sconfitta. Chi parla di patriarcato è il primo colpevole della dissoluzione dei rapporti tra uomo e donna: la lotta di classe ha lasciato spazio alla lotta di genere, in una continua e reciproca accusa che altro non può generare se non mostri».