Giorgio Menegatti, il dottore del Grand Paradis Giovedì scorso i funerali nella chiesa di Introd

Giorgio Menegatti, il dottore del Grand Paradis Giovedì scorso i funerali nella chiesa di Introd
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Non solo la gente di Introd: nel pomeriggio di giovedì scorso, 8 febbraio, anche tanti abitanti di Villeneuve, Arvier, Avise, Valsavarenche, della Val di Rhêmes e di Valgrisenche hanno voluto porgere l’ultimo saluto a Giorgio Menegatti, lo storico medico condotto del Grand Paradis scomparso lunedì scorso 5 febbraio all’età di ottantasei anni. Per oltre cinquant’anni Menegatti è stato l'archetipo del medico di montagna, abituato a prestare la sua opera in campi diversi e in luoghi lontani dal proprio ambulatorio. Tutto questo nonostante fosse nato dove la montagna non c’era, a Massa Fiscaglia in provincia di Ferrara, dove era venuto al mondo il 29 giugno del 1931. Quando aveva sei anni la famiglia si trasferì a Torino e dopo la laurea e gli obblighi di leva - fu fante a Palermo - Giorgio Menegatti iniziò la sua professione di medico condotto a Usseglio-Lemie, in alta Valle di Viù. Era il 1966, un anno importante per Giorgio Menegatti, che si sposò con Gloria Siccardi: dal loro matrimonio nasceranno le figlie Silvia, Elena e Francesca.

La famiglia Menegatti arrivò a Villeneuve nel 1970 e a Giorgio - che allora aveva poco meno di quarant’anni - fu affidata la condotta che comprendeva anche i Comuni di Introd, Arvier, Avise, la Valsavarenche, la Valle di Rhêmes e la Valgrisenche. Un lavoro che lo teneva impegnato molto, perchè in quel periodo il medico “di base” era anche ufficiale sanitario, praticava le vaccinazioni e aveva l'obbligo di assistere alle riunioni del Comune per le questioni di sanità pubblica. In quel suo girovagare si innamorò presto della montagna che lo circondava: proprio grazie al suo lavoro Giorgio Menegatti trovò - e successivamente acquistò - il terreno in località Cré a Introd dove costruì la sua casa e da dove poteva contemplare un magnifico panorama con vista sul Monte Bianco, sul Monte Rosa, sul Mont Fallère e sul Mont Emilius. Il suo rapporto con Introd non fu però soltanto lavorativo: negli anni Novanta fu eletto dapprima consigliere e poi vice del sindaco Osvaldo Naudin. Erano gli anni in cui papa Giovanni Paolo II iniziava a scoprire le bellezze di Les Combes e Giorgio Menegatti fu tra i fautori del viaggio che, nel 1990, portò per la prima volta la comunità di Introd in Vaticano. Soprattutto durante i soggiorni del Pontefice in Valle d’Aosta Giorgio Menegatti era promosso al ruolo di medico del Papa.

Le sue grandi passioni erano la pesca e la fotografia: nelle sue numerose escursioni estive amava immortalare gli animali che incontrava lungo i sentieri. Amava pure lo sci di fondo e non era raro vederlo al via di qualche gara amatoriale di martze a pià che si svolgeva nelle vicinanze. Dal 1985 al 1991 collaborò con il nascente Soccorso Alpino Valdostano, un’esperienza che fu per lui molto appagante visto che proprio in quel contesto iniziò a coltivare un’altra passione, quella per il volo. Fu inoltre un collaboratore attento e preciso della Lega per la lotta contro i tumori.

In pensione dal 2001, fino al 2006 si prodigò per sostituire durante le ferie colleghi più giovani come Franco Gallo, Gino Sapone, Florindo Di Matteo, Marco Arnese e Maria Grazia Brunero.

Giorgio Menegatti - figlio unico così come la moglie Gloria - fin dall’inizio del suo matrimonio coltivò il sogno di una famiglia molto grande. Un desiderio che è stato esaudito visto che negli ultimi anni ha potuto godere della compagnia di sette nipoti: Valentina, Angelica e Nicolò D'Atri e Carmine Milella - figli di Francesca - Gianluca Baroli - figlio di Silvia - e Michele e Gabriele Ciardulli, figli di Elena.

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