Giorgia Meloni ad Aosta per una firma milionaria Accoglienza speciale in Regione per la Premier
Un pacchetto da 37 milioni di euro destinati a 3 progetti ad Aosta nell'ambito della scuola e dell'energia. E' quanto prevede l'Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 per la regione alpina sottoscritto dal presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Renzo Testolin nel pomeriggio di mercoledì scorso, 31 gennaio. La firma dell'intesa è avvenuta a Palazzo regionale. In dettaglio i fondi saranno utilizzati per la ristrutturazione dell'edificio scolastico Manzetti (20,5 milioni di euro), per la realizzazione di uno studentato universitario nel Palazzo Cogne (6,1 milioni di euro), e per la realizzazione di una centrale unica di fornitura di energia elettrica da sorgenti rinnovabili nell'area di piazza della Repubblica (6 milioni di euro), che servirà il nuovo polo universitario e il nuovo ospedale di comunità. Altri 4 milioni sono già stati erogati. «Con questa firma - ha detto Renzo Testolin - vogliamo richiamare l'importanza della collaborazione che si è creata in questi mesi, con un rapporto sereno e molto costruttivo con le strutture centrali, per rilanciare la nostra possibilità di crescita offerta, anche e soprattutto, da questi fondi nel panorama delle iniziative a favore delle fasce più giovani della popolazione».
Il Presidente della Valle d'Aosta ha poi chiesto un «aiuto concreto» a livello nazionale ed europeo su alcuni dossier che riguardano le infrastrutture, a partire dai trafori del Gran San Bernardo e del Monte Bianco per arrivare fino all'autostrada, spesso causa di pesanti disagi per i cittadini e per le imprese. «Dove cresce la Valle d'Aosta cresce anche la nazione nel suo complesso. Potete contare su di noi. Per quello che riguarda le istanze europee siete rappresentati in Europa finché è rappresentata l'Italia. Il governo cerca di avere una voce autorevole sui dossier, vale per la vicenda del traforo e per quella dell'autostrada che sta seguendo il Ministero delle infrastrutture» ha sottolineato Giorgia Meloni, ringraziando Renzo Testolin per aver espresso «le rivendicazioni della Regione nei confronti del governo». «Lo considero giusto, quello che abbiamo visto in questi mesi dice che c'è la piena volontà di collaborare da parte del governo». «La Valle d'Aosta - ha aggiunto - è stata virtuosa nella gestione dei fondi europei ma non è stato così per tutti in passato. E nella situazione in cui è l'Italia non ci possiamo permettere che le risorse a disposizione dei cittadini non arrivino a terra». Per il ministro Raffaele Fitto, «la Valle d'Aosta potrà con questo nuovo strumento negoziale di programmazione ulteriormente valorizzare le risorse legate ai piani di investimento nazionali ed europei e attivare quindi nuove leve di sviluppo».
«La visita della Meloni era stata annunciata da mesi per la firma sull’accordo con la Valle per sbloccare i cospicui fondi di coesione, che sono integrativi dei finanziamenti comunitari e il cui iter ho seguito di persona andando anche a Roma. - dichiara l’assessore Luciano Caveri - Gli interventi proposti - nuovo Manzetti, studentato ex CRAL Cogne, impianto con rinnovabili per gli edifici pubblici zona Piazza della Repubblica - non hanno visto alcuna obiezione da parte dello Stato. Da un giorno all’altro abbiamo saputo della scelta del Presidente di venire, come aveva già fatto con altre sette Regioni - prima di noi l’Emilia-Romagna -, scegliendo una manifestazione simbolo dei diversi territori e per la nostra comunità la Sant’Orso lo è di certo. Una visita istituzionale, come altre in passato di membri del Governo, che certo ha assunto anche un carattere politico per la decisione di Palazzo Chigi di dare molto spazio ai rappresentanti locali di Fratelli d’Italia. Un côté di propaganda politica, anche nella visita alla Foire, che può non piacere, ma non stupisce nella politica odierna, che spesso confonde le manifestazioni ufficiali con la politica vera e propria. Così va il mondo. Per altro, va riconosciuto come il presidente Renzo Testolin abbia, nel suo discorso, fatto il punto efficacemente su diverse questioni che ci interessano nei rapporti con il Governo. Abile nella sua allocuzione la Meloni, che non ha fornito risposte vere e proprie, nel volare alto, riconoscendo - e questo fa piacere - che la Valle d’Aosta si è dimostrata negli anni virtuosa nella spesa dei fondi comunitari e in quelli ad essi collegati».
Euforia centro destra
«Un bagno di folla oltre le più ottimistiche aspettative. La visita di Giorgia Meloni ad Aosta, aldilà del contenuto importante riferito ai fondi sbloccati pari ad oltre 40 milioni per finanziare progetti sul territorio, ha dimostrato il consenso popolare crescente di cui gode il nostro premier. Ciò fa ben sperare per il risultato del nostro Partito Fratelli d'Italia e di tutto il centro destra unito in vista delle elezioni regionali del 2025». Lo dichiara Alberto Zucchi, coordinatore di Fratelli d'Italia in Valle d'Aosta, aggiungendo: «Sono rimasto sinceramente sorpreso e al tempo stesso contentissimo nell'assistere alle manifestazioni di affetto che le tante persone presenti hanno voluto testimoniarle. Anche il premier insieme al ministro Fitto, nel mettersi in macchina sulla via di Bruxelles per gli impegni internazionali di domani, mi ha detto di essere rimasta felicissima di una simile accoglienza e che ritornerà».