Giocate del lotto non versate, la Corte dei Conti conferma il risarcimento di 400mila euro allo Stato
Nel proprio bar tabaccheria di Aosta aveva scommesso al lotto quasi 400mila euro in appena 2 settimane, senza però pagare le giocate.
La terza Sezione centrale d’Appello della Corte dei Conti ha respinto l'appello del titolare della ricevitoria, confermando la condanna di primo grado al risarcimento di 397mila euro, più interessi, a favore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli.
I fatti risalgono al gennaio 2019, quando l'uomo, secondo l'accusa, aveva registrato le proprie giocate «Nella speranza di una vincita, senza provvedere al relativo pagamento, così sottraendo una parte del compenso all'Erario».
Tra i punti presi in esame nella sentenza d'appello anche «La sua diagnosticata dipendenza patologica dal gioco d'azzardo (ludopatia) che lo avrebbe portato a giocare smodatamente e per le ingenti somme di che trattasi, senza avere il controllo della situazione».
Secondo i giudici contabili, tuttavia, la difesa «Ha prodotto unicamente certificazione sanitaria postuma rispetto ai fatti e dai quali non emerge, al di là della patologica ricerca del gioco d'azzardo, una incapacità del soggetto di percepire in modo adeguato gli stimoli provenienti dalla realtà circostante e di autodeterminarsi proporzionalmente in modo funzionale ed adattivo».