“Gino Strada ci spiegò come curava i bambini menomati dagli ordigni”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera del cardiologo Giuseppe Ciancamerla, presidente dell’associazione Les Amis du Coeur, in occasione della scomparsa di Gino Strada.

«Oggi tutti scrivono “grazie Gino”, dopo la morte di Gino Strada. Mi voglio aggiungere anch’io, che l’ho conosciuto a Pisa nel 1996 ad un corso universitario in tecniche sanitarie di protezione civile, dove eravamo entrambi relatori. Io ero già da 9 anni presidente dell’Associazione Italiana di Medicina delle Catastrofi, mentre Gino, che veniva presentato come chirurgo di guerra, aveva fondato Emergency due anni prima ed era quindi una grande novità. La mia preparazione ad affrontare le grandi emergenze era stata rivolta soprattutto agli eventi naturali mentre nella sua relazione ci fece conoscere i danni provocati da minuscoli ordigni, spesso a forma di giocattolo, con cui i bambini curiosi che li raccoglievano rimanevano menomati al loro scoppio. Per noi, medici ospedalieri e universitari, sentire come venivano affrontate le ferite di guerra ci aveva portato in un altro mondo, per l’utilizzo di metodiche standardizzate e molto semplificate per poter curare tutti quelli che ne avevano necessità. E curare tutti, senza distinzione, in effetti, è sempre stato lo spirito di Emergency e del suo creatore. Grazie Gino

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