Gignod, via libera al bilancio con una coda di polemiche
Il Consiglio comunale di Gignod ha approvato lunedì scorso, 17 gennaio, con i voti della maggioranza il bilancio di previsione 2022 - 2024 che pareggia sulla cifra di 4.492.923 euro. È prevista l’accensione di un prestito nel 2022 dell’importo di 600mila euro alla Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento della manutenzione straordinaria della rete idrica, ovvero il rifacimento dell’acquedotto di Tardiva in località Comba d’Arsy per il quale lo studio tecnico Faber sta procedendo con la progettazione. «Viene rispettato il vincolo previsto in materia di indebitamento dall’articolo 119, ultimo comma, della Costituzione e non andrà ad incidere pesantemente sulla parte corrente del bilancio. - assicura la sindaca Gabriella Farcoz - La scelta è ponderata e a monte vi è uno studio di fattibilità curato dal nostro efficiente ufficio finanziario. L’Amministrazione ha scelto di effettuare l’accensione di un prestito per poter destinare tutti gli avanzi di amministrazione liberi ad altri interventi necessari ed emergenti sulle strade, sui parcheggi e sulla sicurezza».
«Poche novità, se non addirittura un peggioramento complessivo della situazione, già disastrosa». E’ il commento dei dei consiglieri di opposizione Joël Farcoz, Edi Henriet, Stefania Vevey e Erik Bionaz. «Unico aspetto che possiamo considerare positivo è la tempistica entro la quale il bilancio è stato approvato, mentre nei contenuti continuiamo ad esprimere un giudizio totalmente negativo. - dichiarano i membri della minoranza - Troppo semplice banalizzare le nostre analisi accusandoci di ostruzionismo quando si ha un Comune con un avanzo di amministrazione enorme pari a 1,2 milioni di euro e, in più, paradossalmente, si istituisce un’assurda nuova tassa con l’addizionale Irpef in un periodo segnato dall’emergenza per la pandemia dovuta al Covid-19. Come se non bastasse, con gli equilibri di parte corrente tiratissimi, si indebita il Comune con un mutuo che andrà ad appesantire ulteriormente la parte di spese correnti, senza peraltro ottenere nessun risultato tangibile nell’arco di 7 anni di amministrazione. Per non parlare della gestione del personale». I membri dell’opposizione incalzano la maggioranza e la sindaca Gabriella Farcoz: «In questi mesi abbiamo offerto la nostra disponibilità per istituire le Commissioni consiliari per provare a dare loro una mano. Inoltre abbiamo presentato un ordine del giorno per stralciare l’addizionale Irpef offrendo anche la disponibilità a emendarlo: tutte le proposte sono state bocciate. Ora abbiamo offerto la nostra disponibilità di collaborare su altri dossier come la revisione del piano regolatore. Vedremo cosa succederà. Sembra che la volontà di questa Giunta sia quella di continuare imperterrita a far degenerare un Comune che meriterebbe molto di più ed è questo l’aspetto che maggiormente ci dispiace. Perché crediamo fortemente che la pubblica amministrazione non possa esaurirsi con qualche messaggino su whatsapp e su facebook. Esiste il volontariato per quello».
La sindaca Gabriella Farcoz precisa che «Il Comune di Gignod ha istituito, in via sperimentale e a partire dall’anno 2021 l’addizionale comunale all’Irpef. L’Amministrazione nel corso del 2021 ha provveduto, con deliberazione di Giunta comunale, a variare in diminuzione le aliquote inizialmente stabilite con una deliberazione di Consiglio. Nell’ottica di mantenere per un periodo di tempo determinato tale imposta, ne è stato previsto il gettito per il 2022 e 2023. Si tratta di entrate estremamente necessarie per garantire i servizi ritenuti indispensabili quali il servizio mensa, il servizio di trasporto, lo sgombero neve, la manutenzione delle aree verdi, la pubblica illuminazione, servizi che sono finanziati esclusivamente dalla parte corrente e dei quali non intendiamo privare la popolazione». Alle critiche dell’opposizione, la sindaca Gabriella Farcoz ribatte: «Se il consigliere Farcoz, abile ed esperto amministratore, trova una soluzione per incrementare nell’immediato le entrate del Comune, si faccia avanti. Non è sufficiente giudicare e disprezzare, occorre avanzare proposte costruttive per il bene del paese».