Gianpiero Matteri, l’ingegnere gentile che progettò il palazzetto dello sport di Valtournenche

Gianpiero Matteri, l’ingegnere gentile che progettò il palazzetto dello sport di Valtournenche
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Una persona buona e gentile, seria e affidabile nel suo lavoro. Così tutti ricordano l’ingegnere Gianpiero Matteri, mancato all’età di 70 anni giovedì 8 aprile all’Ospedale regionale “Umberto Parini” dopo alcuni mesi di ricovero per complicazioni legate a un’infezione al cuore. I funerali sono stati celebrati nella mattinata di lunedì scorso, 12 aprile, nella chiesa parrocchiale di Châtillon, alla presenza di numerose persone, pur nel rispetto delle regole imposte dalla zona rossa.

Era nato il 31 gennaio del 1951. Suo papà Giuseppe era originario di Dongo, sul lago di Como: geometra dell’Enel, venne destinato a lavorare alla diga di Valgrisenche e in Valle d’Aosta conobbe Rosa Machet di Valtournenche: dalla loro unione nacque Gianpiero che proprio a Valgrisenche frequentò le scuole fino alle elementari, conservando un bel ricordo del paese e della sua gente. La grandissima passione che, da adulto, ebbe per la letteratura alpinistica, gli derivò forse proprio dall’infanzia trascorsa all’ombra delle montagne. La famiglia si trasferì poi a Châtillon e Gianpiero frequentò l’università laureandosi ingegnere al Politecnico di Torino.

Nel 1976 aprì il suo studio in via Chanoux, con il geometra Giuseppe Moro e in seguito anche con i geometri Claudio Edifizi e Maurizio Sanna. Avviò in seguito, in via Menabreaz, anche uno studio associato insieme all’attuale sindaco Camillo Dujany. «E’ andato in pensione l’anno scorso, abbiamo lavorato insieme per trent’anni. - ricorda proprio Camillo Dujany - Una persona molto buona e disponibile, che si faceva in quattro, un gran lavoratore, assai stimato. Nella sua carriera ha lavorato soprattutto per le amministrazioni pubbliche, progettando diverse opere importanti: i ponti sul Marmore a Châtillon e sulla Dora a Chambave, il caseificio di Champagne a Verrayes e il palazzetto dello sport a Valtournenche con la piscina, la palestra e il centro congressi.». Si è occupato di acquedotti e, per conto dei consorzi di miglioramento fondiario, di impianti di irrigazione. In ultimo, ha redatto il Piano regolatore di numerosi Comuni della Media Valle in stretta collaborazione con l’architetto René Herin.

Lascia la moglie Alessandra Pallais, con cui si era sposato il 1° ottobre del 1988, e il figlio Andrea, dipendente dell’Office Régional du Tourisme.

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