Gestione dei rifiuti, accorgimenti diversi per chi è in quarantena

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Il pericolo del contagio resta alto, lo dimostrano i dati forniti quotidianamente. In questo scenario quindi sono essenziali anche i servizi di igiene urbana, a cominciare dalla raccolta e la gestione dei rifiuti pubblici, che ancora di più in tempi di Coronavirus non possono essere interrotti per non rischiare gravi conseguenze per la saluta pubblica. «Dal punto di vista generale - sottolinea Jean Louis Quendoz, titolare dell'omonima azienda leader nella raccolta rifiuti in Valle d'Aosta - il nostro lavoro non è cambiato sotto nessun aspetto. Tutti i servizi sono garantiti; i conferimenti alle isole ecologiche possono essere eseguiti eccezionalmente per casi urgenti e indifferibili: I centri di conferimento comunali infatti sono presidiati ma chiusi al pubblico. Tutti gli altri servizi di nettezza urbana, pulizia, lavaggio strade, trattamento e raccolta rifiuti sono confermati negli stessi orari e negli stessi giorni di passaggio. Cambia la raccolta rifiuti per gli utenti che sono in quarantena. In questo caso per questi soggetti viene meno l'obbligo della differenziata ma esiste un preciso protocollo da seguire seguendo le direttive della Protezione Civile d'intesa con l'Istituto Superiore della Sanità. In alcuni comuni il personale della Protezione Civile quando consegna gli alimenti a questi soggetti ritira i sacchi di rifiuti e li conferisce ai punti di raccolta prestabiliti dove noi li raccogliamo per poi portarli in discarica. Per quanto riguarda il Comune di Aosta è stato allestito un servizio di ritiro a domicilio con il nostro personale, dotato nel caso specifico di tutti i presidi necessari, che appoggia la Protezione Civile in un territorio per loro troppo grande da coprire. Lo smaltimento di questi rifiuti segue un protocollo stabilito dalla Regione: una volta arrivati in discarica e dichiarata la provenienza vengono immediatamente sotterrati».

Nello specifico il protocollo prevede che le persone sintomatiche in isolamento o in quarantena a casa debbano conferire tutti i rifiuti, compresi plastica, vetro, carta, umido, metallo, nel cassonetto dell’indifferenziato utilizzando 2 o 3 sacchetti uno dentro l’altro. Anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti e i teli monouso vanno gettati nello stesso contenitore indossando guanti monouso. Bisogna altresì chiudere bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo. I guanti usati vanno gettati in quelli nuovi preparati per la raccolta indifferenziata. Gli animali da compagnia non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti dei rifiuti. Le indicazioni invece per coloro che non sono positivi o in quarantena sorvegliata prevedono la normale raccolta differenziata. «Per quanto riguarda gli strumenti di protezione individuale in dotazione ai nostri operatori fortunatamente proprio nei giorni scorsi ci sono state consegnate le mascherine. Ne avevamo una certa quantità ma iniziavano a scarseggiare» aggiunge Jean Louis Quendoz. «I nostri operatori sul territorio sono 140. - prosegue - Abbiamo deciso di lasciare a riposo le persone che hanno un'età più avanzata e che rientrano nelle fasce deboli. Inoltre altri 3 sono in quarantena perchè residenti a Pontey, per il resto tutti si presentano regolarmente al lavoro. E nell'occasione voglio ringraziare i miei operatori che hanno messo da parte la paura e vengono a lavorare scongiurando così un pericoloso assenteismo. Noi manovriamo i rifiuti di persone che potrebbero essere portatrici di virus e i miei dipendenti stanno dimostrando una grande sensibilità presentandosi al lavoro. Anche gli operatori della nettezza urbana stanno facendo un lavoro incredibile visto che sono una fascia molto a rischio. Abbiamo scaglionato le partenze e gli arrivi dal magazzino in maniera che i lavoratori non si incontrino; gli accessi agli spogliatoi sono disciplinati, gli ambienti sanificati 2 volte al giorno. Per quanto riguarda i mezzi, tutti hanno ben chiare le indicazioni da seguire e hanno il loro spruzzino di amuchina per sanificare e disinfettare il veicolo alla fine di ogni turno» conclude Jean Louis Quendoz.

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