Gabriele Maquignaz inventa le “opere big bang” sparando i colori sulle tele
Non si ferma la ricerca artistica di Gabriele Maquignaz che inaugura un nuovo filone creativo intitolato “Opere Big Bang” usando il fucile al posto del pennello. Infatti, nell’area esterna del suo atelier a Valtournenche, ha sparato su delle tele con una carabina calibro 12 nelle cui cartucce ha inserito dei colori. «Uno sparo mistico spirituale», come egli stesso lo definisce, il cui scopo è riprodurre artisticamente la grande esplosione avvenuta nella notte dei tempi che secondo gli scienziati ha originato l’universo. «Con un processo di immedesimazione - racconta Gabriele Maquignaz - per la prima volta nella storia dell’Arte ho fatto esplodere il colore sparandolo sulla tela. Mi sono posto concettualmente prima dello spazio-tempo in una dimensione altra, quella dell’Aldilà. Con questo gesto ho creato e impresso per primo il Big Bang sulla tela. Dall’Aldilà ho creato lo spazio-tempo». Un’intuizione legata alla presentazione a Milano, avvenuta nel febbraio 2020 nella Galleria Vittorio Emanuele II, del volume edito da Skira “Gabriele Maquignaz. La Porta dell’Aldilà” durante la quale il compianto storico dell’arte Philippe Daverio paragonò il momento creativo proprio al Big Bang. Le quotazioni delle nuove opere di Gabriele Maquignaz sono già attorno ai 20mila euro, visto il grande interesse suscitato tra i collezionisti e i galleristi milanesi.