Funziona il test genomico: evitata la chemioterapia al 70 per cento delle pazienti sottoposte alla prova

Funziona il test genomico: evitata la chemioterapia al 70 per cento delle pazienti sottoposte alla prova
Pubblicato:
Aggiornato:

E’ molto positivo il bilancio dei test genomici ormonoresponsivi condotti su pazienti valdostane affette da tumore al seno in stadio precoce in carico alla struttura di Oncologia dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. Tali test sono stati introdotti nel Sistema Sanitario Regionale dal 2021 come prestazioni di assistenza sanitaria aggiuntive per i residenti. Nel corso del 2022, i test hanno permesso a 16 donne su 23 di evitare la chemioterapia che sarebbe stata altrimenti prescritta, con un netto beneficio per l’impatto sia sulla vita delle pazienti sia sul sistema sanitario. Si sono evitati, in totale, 256 cicli di chemioterapia. Nel medesimo anno sono stati diagnosticati alla Breast Unit dell’Ospedale Parini 162 nuovi casi di carcinoma della mammella. Di queste pazienti 105 hanno ricevuto un intervento chirurgico come trattamento primario e per 98 era disponibile l’istologico per la valutazione multidisciplinare post intervento: 23 di loro sono risultate eleggibili al test OncotypeDx. Dopo il test soltanto 7 hanno dovuto effettuare un trattamento chemioterapico.

«Si tratta di un importante progresso nell’ottica di una cura sempre più mirata e personalizzata. - spiega la dottoressa Marina Schena (foto), direttrice della struttura complessa di Oncologia - Il 20 per cento circa delle donne che ogni anno si ammalano di tumore presenta dei fattori prognostici indeterminati: gli esami di routine non ci danno informazioni sufficienti per capire il rischio di recidiva e per stimare il beneficio del trattamento chemioterapico, a cui venivano comunque sottoposte a scopo cautelativo. Utilizzando il test genomico, per una percentuale consistente di questo gruppo di pazienti si profila la possibilità di evitarlo, con innegabili vantaggi dal punto di vista della protezione della salute della donna sia rispetto alla tossicità che i farmaci chemioterapici comportano, sia per l’aspetto psico-emotivo sia per la qualità di vita familiare e sociale oltre alla capacità lavorativa. Nel 2022 abbiamo assistito anche in Valle d’Aosta, come a livello nazionale, a un aumento dei nuovi casi, molti dei quali già metastatici».

Il test è indicato per le donne con tumore alla mammella in stadio precoce, con positività dei recettori per gli estrogeni e il progesterone e negatività della proteina c-erbB2.

«Sono molto soddisfatto del risultato che è stato conseguito grazie all’introduzione nel sistema sanitario regionale del test genomico. - dichiara l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse - Considerati gli effetti avversi che sovente procurano le cure chemioterapiche, sia a livello fisico sia e soprattutto a livello psicologico, evitare il trattamento anche a una sola paziente è già un grande traguardo raggiunto. Gli interventi innovativi di prevenzione e cura delle patologie oncologiche stanno proseguendo ad ampio raggio, con l'adozione delle linee guida per l'identificazione dei soggetti ad alto rischio di mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2, nell'ambito delle quali è stato definito un programma di sorveglianza clinico-strumentale, e con l'adozione di modalità organizzative per l'erogazione del test Ngs (Next Generation Sequencing) nei soggetti con carcinoma non a piccole cellule non squamoso metastatico del polmone accertato e con il monitoraggio dei relativi esiti».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930