Francofonia, dell’ambasciata valdostana a Parigi intanto se ne occupano i «writers»
La Giunta regionale ha approvato lunedì scorso, 12 giugno il piano finanziario dell'ufficio di rappresentanza a Bruxelles, capitale delle istituzioni europee. Obiettivo: rilanciare il ruolo della Valle d'Aosta nella rete francofona internazionale, che negli ultimi anni, a causa della pandemia ma non solo, era stato trascurato.
Dall'inizio del 2023, la Giunta è rientrata nei rapporti delle comunità francofone. La Valle d’Aosta ha partecipato per anni ai «sommets de la francophonie» come «invité special». Nel frattempo però l’ambasciata valdostana a Parigi (di proprietà della Regione, nel centro della città, ultimo valore stimato 1 milione e 200mila euro) sembra abbandonata, e i «writers» hanno deciso di metterci la firma (foto). Quale è la situazione dell’ufficio di rappresentanza della Regione, chiuso da febbraio 2020? «La Giunta regionale nell'esaminare la questione relativa al futuro della Maison du Val d'Aoste di Parigi - riferisce il presidente della Regione, Renzo Testolin - ha attivato un confronto con Finaosta che sta verificando l'eventuale esistenza di un interesse da parte di soggetti valdostani che possano proporsi per la gestione della struttura».