Francesca Lupo, architetto e artista con la Foire nel cuore

Francesca Lupo, architetto e artista con la Foire nel cuore
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Architetto per lavoro, artista per passione, con un grande sogno nel cassetto: pubblicare un libro per bambini sulla storia del Castello di Aymavilles dei cui lavori di restauro si sta occupando in questo periodo. Lei è Francesca Lupo, 37 anni, nata e cresciuta ad Aosta, e già salita alla ribalta internazionale con i suoi originalissimi collages, “architetture immaginarie”, come lei stessa ama definirle, partecipando a mostre di grande rilievo, come Paratissima, la fiera di arte contemporanea dedicata agli artisti emergenti, e agli eventi organizzati dal circuito internazionale dell’Affordable Art Fair, con tappe a Londra, Edimburgo, Bruxelles, Stoccolma e che a marzo la porterà a New York.

Ma, prima di tutto, Francesca Lupo si sente valdostana doc e sarà quindi presente alla Fiera di Sant’Orso con alcune opere a tema locale che saranno esposte da Noli Parquet, al numero civico 23 di in via De Tillier ad Aosta, nell'ambito di una collettiva che comprende anche i lavori di Alice et Le Sapin (Alice Chiantelassa e Andrea Bettega); Artefarelegno (Omar Barbero); Itswago (Davide Vagheggi); Wild Paper Club (Christophe Vietti e Davide Vagheggi); Fantasie Tendart (Eleonora Orcalli).

La mostra, dal titolo "Foire à la pleine lune", si potrà visitare nei giorni di martedì 30 e mercoledì 31 gennaio, compresa la sera della Veillà.

«Al momento la mia vita si divide tra Torino e la nostra regione, dove in particolare seguo il cantiere del castello di Aymavilles non avendo mai abbandonato il mio primo amore per il restauro e per i beni storici. - racconta Francesca Lupo - Lì svolgo l'incarico specifico di ispettore di cantiere, all'interno del raggruppamento che ha vinto il concorso di progettazione e direzione lavori di restauro e allestimento museale del castello, con capogruppo lo studio Libidarch di Torino e committente la Regione Valle d’Aosta. I lavori edili dovrebbero essere ultimati in primavera. Alcune mie opere sono inoltre esposte nella galleria Inarttendu di via Martinet Aosta e nel Catelier di Courmayeur, un negozio-atelier in cui sono esposti miei lavori a tema "valdostano" realizzati con i tessuti e le stoffe selezionati dalla proprietaria, Caterina Caramello, in un divertente lavoro a quattro mani».

Francesca Lupo, dopo avere frequentato il Liceo classico di Aosta, ha conseguito la laurea in Architettura a Torino e poi il dottorato in Restauro a Parigi.

«Il mio percorso professionale ha seguito strade parallele nell’ambito dell’architettura da un lato, lavorando in Università nei corsi di restauro, dall’altro iniziando ad occuparmi di architettura di interni in uno studio di Torino. - precisa Francesca Lupo - Credo che la storia dei miei collages venga da lì, quando il progetto nasceva ancora dagli schizzi a mano su fogli sparsi, mescolando i campioni dei materiali per trovare l’equilibrio giusto, il mix perfetto. A un certo punto ho iniziato a inventare storie, più che altro luoghi in cui ambientarle, immaginando architetture che avessero dentro le cose che mi piacevano, con le icone del cinema anni Cinquanta e Sessanta, Parigi o New York alla finestra, colori e arredi del design di metà Novecento, tutti ingredienti di fotogrammi di film inventati. Ho provato a esporre le mie architetture immaginarie per la prima volta nel 2012 a Paratissima, e la cosa ha funzionato. Il fatto di essere stata selezionata tra i migliori quindici artisti ha aperto le porte ad altre collaborazioni, mostre collettive in giro per l’Italia, e poi due personali a Torino. La partecipazione come “young talent” alla fiera di arte contemporanea Affordable Art Fair di Milano nel 2016 è stata poi l’occasione per conoscere la Liberty Gallery di Londra, che mi ha accolto tra i suoi artisti e che mi ha portato tra il 2016 e il 2017 sulla scena dell’Affordable Art Fair internazionale, in varie capitali europee. E poi adesso, quello che era un sogno nel cassetto, New York a marzo».

Gli originali collages vintage di Francesca Lupo inizialmente venivano ricercati principalmente da privati, amanti dell’architettura o appassionati di arte, poi sono iniziate ad arrivare le prime commesse particolari, come quella di un marchio italiano di abbigliamento che le ha chiesto di creare dei quadri con le sue stoffe per il negozio di Londra, oppure quella dell’impresa di costruzioni che ha voluto dei lavori da riprodurre in gigantografia per coprire i pannelli di cantiere nel centro di Torino.

«In questo momento sto “chiudendo” per le prossime fiere, cioè l’Affordable Art Fair di Milano e New York e poi per il SetUp di Bologna, - riepiloga Francesca Lupo - dove parteciperò con una nuova galleria e continuo a vivere e lavorare tra Aosta e Torino, una città che amo moltissimo. Il legame con la montagna, per chi ci è nato, non si spezza, anzi direi che si rafforza con il tempo. Ora sto coltivando il sogno di pubblicare un libro per bambini sulla storia del castello di Aymavilles, che ho scritto in forma di avventura e fatto già illustrare. E' un progetto a cui tengo molto, perché unisce la mia passione per l'architettura al desiderio di condividerla con i più piccoli».

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