Frana di Quincinetto, lunedì vertice decisivo per stabilire le modalità di finanziamento
E’ in calendario per lunedì prossimo, 6 marzo, l’incontro in Regione Piemonte tra l’Amministrazione comunale di Quincinetto e i vari attori competenti riguardo alle modalità di finanziamento delle operazioni propedeutiche alla risoluzione del grave problema della frana in movimento in località Chiappetti, nonché sulla situazione del ponte in entrata del paese, che attualmente, su suggerimento dei collaudatori della struttura, ha indotto il sindaco Angelo Canale Clapetto ad abbassare la portata da 44 a 26 tonnellate. «Sono 2 problemi che si influenzano l’uno con l’altro, quello della frana e quello del ponte, interessato a viabilità alternativa in casi di chiusura dell’autostrada. - spiega Angelo Canale Clapetto - Recentemente sono stati evidenziati dei problemi ai giunti del ponte, quindi per cautela siamo tornati alla portata di 26 tonnellate, che però, in casi eccezionali e sotto un accurato monitoraggio da parte di Ativa, potrebbero tornare alle originali 44. Avremo un incontro lunedì 13 marzo alla Città Metropolitana per parlare di applicazione di specifici sensori e fare il punto sulla viabilità. Per lunedì prossimo, invece, vi sarà un incontro a livello politico in merito all’erogazione dei fondi per l’opera di bonifica alla base del conoide dove insiste la frana, a carico del Comune, per eliminare massi e materiale roccioso e liberare l'area sulla quale, durante le successive operazioni di brillamento, cadranno i detriti, per un costo che si aggira intorno al milione di euro. Il progetto, già pronto e diviso in 2 lotti, appunto la bonifica del conoide e poi la costruzione del vallo di contenimento paramassi a protezione dell’autostrada e della ferrovia sottostanti, andrà in appalto non appena la Regione specificherà definitivamente il movimento dei finanziamenti, già stabiliti, per uscire dall’attuale condizione di stand-by».
«Ricordiamo inoltre - aggiunge Angelo Canale Clapetto - che il termine ultimo per l’assegnazione dell’appalto era la fine del 2022, siamo attualmente soggetti a una proroga sino al 30 giugno, oltre la quale non si potrà più andare, pena la perdita dei finanziamenti regionali. Quindi ci dobbiamo giocare l’intera faccenda entro il 2023 e risolvere definitivamente questo problema». I lavori, già avviati, per l’esecuzione del secondo lotto di intervento (il vallo di contenimento), che fanno capo alla Società Autostrade Valdostane, contempleranno per l’area interessata ai cantieri, attualmente recintata con reti di protezione alte 5 metri, installate sul piano stradale per un tratto di circa 370 metri, la creazione di una struttura di protezione a sezione trapezoidale, che raggiungerà l’imponente altezza di 8,5 metri (quindi 3 metri più alta dell’attuale rete) e avrà funzione di protezione sia dell’autostrada sia della strada ferrata. La caduta dei detriti rocciosi, infatti, potrebbe coinvolgere oltre all’autostrada, che passa proprio sotto il versante della montagna, anche la ferrovia, in modo indiretto, per effetto dello scheggiamento dei blocchi lapidei precipitati. Il fronte franoso che insiste sul tratto dell’autostrada A5 Torino-Aosta, compreso tra Quincinetto e Pont-Saint-Martin, consiste in almeno mezzo milione di metri cubi di roccia che incombono sulla sede autostradale e sul paese, trattenuti da 2 enormi blocchi di roccia, indicati sulle carte con le sigle P3 e P4 (il primo misura 2mila metri cubi, il secondo 3mila, per un’altezza compresa tra i 20 e i 25 metri). «Una situazione già critica per sua natura data l’instabilità delle masse rocciose, tendente a peggiorare durante ogni evento piovoso intenso, che provoca il movimento del fronte, come testimoniano i continui monitoraggi attraverso apposite apparecchiature installate dall'Università di Torino» conclude il Sindaco. L’intera operazione di bonifica dell’area costa complessivamente 13 milioni di euro, 4 finanziati dalla Regione Piemonte e 9 a carico della Sav.