Forte di Bard, è partita la corsa per la nomina del nuovo direttore

Forte di Bard, è partita la corsa per la nomina del nuovo direttore
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Sono 12 gli aspiranti alla carica di direttore del Forte di Bard, ruolo ricoperto dal 2018 dall’aostana Maria Cristina Ronc che lo manterrà sino a fine maggio e che ha ripresentato la sua candidatura, nella precedente selezione era giunta seconda ma il primo, Franco Melis, responsabile delle relazioni del Palazzo Ducale di Genova, aveva rinunciato, favorendo la sua «promozione». Terzo si era classificato il critico d’arte e curatore di mostre di fama internazionale Alberto Fiz che però questa volta non si è riproposto perché impegnato in altri progetti.

Da lunedì prossimo, 15 marzo, quindi si saprà quali dei candidati ammessi “con riserva” non potrà partecipare alla selezione per carenza dei requisiti richiesti. Tra questi vi è Filippo Ghisi, direttore della Fondazione Asti Musei, che ha reso noto di essere stato escluso senza avere compreso la motivazione. Oltre a lui, figurano altri nomi eccellenti che - se ammessi - dovranno sostenere lunedì 29 marzo la prova di accertamento linguistico di francese. Tanto per cominciare l’archeologa Monica Abbiati, in Regione Lombardia dal 1998, che dal 2007 è responsabile dell’ufficio valorizzazione archeologica, siti Unesco e itinerari culturali. Poi Daniela Berta che da aprile 2018 riveste il ruolo di direttrice del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino. Quindi Marco Biscione che fino a ottobre dello scorso anno è stato direttore di M9, il museo del Novecento aperto a dicembre 2018 nel centro di Mestre a Venezia. A loro si aggiungono Igor Zanti, direttore dell’Istituto Europeo di Design di Firenze dopo 5 anni trascorsi alla guida della sede di Venezia, Silvia Albertini, Francesca Pollicini e Francesco Virtuani. Folta pure la pattuglia valdostana che oltre all’attuale direttrice Maria Cristina Ronc vede scendere in campo il direttore artistico del Castello Gamba di Châtillon Enrico Montrosset, Alexine Dayné, presidente dell'Associazione Culturale framedivision e manager di progettoskia, e la direttrice nonché conservatore responsabile del Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione di Fénis Nurye Donatoni.

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