Fondo, Federico Pellegrino non spinge a Drammen

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Non sono bastate giovedì scorso, 3 marzo, le assenze di 9 dei primi 12 della classifica sprint di Coppa del Mondo (5 norvegesi tra cui sua maestà Joannes Klaebo per Covid e 4 russi espulsi dal Cio e dalla Fis) per permettere a Federico Pellegrino di sfatare il tabù della sprint a tecnica classica nel cuore della città norvegese di Drammen dove "Chicco" non ha mai ben figurato. Già in qualifica giovedì il poliziotto di Nus ha rischiato chiudendo 28esimo a 7"66 dal francese Richard Jouve e salvandosi dalla clamorosa eliminazione per 64 centesimi. Nei quarti è finito secondo a 21 centesimi dal finlandese Joni Maki, in semifinale ha vinto di potenza e si è ritrovato in finale con 2 francesi, 1 cinese e 2 norvegesi della squadra B. Pellegrino ha ceduto nella parte centrale chiudendo quinto a 5"34 dal francese Jouve, al primo successo in Coppa, seguito dal cinese Quiang Wang (per lui invece il primo podio), dall’altro transalpino Lucas Chanavat e dalnorvegese Svert Wiig. Ora Pellegrino con Francesco De Fabiani dovrebbe prendere parte domani, domenica, alla classica 50 chilometri di Oslo sulla collina di Holmenkollen e poi venerdì prossimo 11 marzo alla sprint classica di Falun in Svezia

Invece, nella 15 km in alternato di Lahti in Finlandia di domenica Pellegrino era stato molto.efficace con il 14esimo posto nella gara vinta dal finlandese Ilvo Nisjanen con 20esimo De Fabiani. Sabato nella sprint, sulle piste amiche del suo titolo mondiale, Pellegrino è stato fermato da una giuria fiscale guidata dal ceco Jakub Tejchmann assistito come vice dalla ex biathleta azzurra Nathalie Santer. Decimo in qualifica, a primeggiare in un quarto con 3 avversari quotatissimi, ha vinto autorevolmente con guizzo finale la semifinale davanti al grande Klaebo. La giuria ha però ravvisato che nell'affrontare all'interno l'ultima curva, dopo un contatto con il francese Chanavat, Pellegrino avrebbe superato, sbilanciato con gli sci in aria, il prisma di delimitazione della pista con declassamento al sesto posto di semifinale e al 12esimo posto finale, con 48esima vittoria di Joannes Klaebo, poche ore prima di essere fermato con tutta la squadra A maschile norvegese per positività al Covid. Pellegrino si è detto "Contrariato e assolutamente non d'accordo con la decisione della giuria dopo un sorpasso alla Valentino Rossi ma in questo momento c'è altro di più importante a cui pensare".

Greta Laurent a Drammen con l'ottavo tempo in qualifica a 3"47 dalla svedese Johanna Hagstroem ha chiuso quarta nel quarto andato alla vincitrice norvegese Maiken Caspersen Falla e fallito il ripescaggio per 64 centesimi piazzandosi 16esima. A Lahti era andata meglio con il 12esimo posto e la quinta semifinale di quest'anno dopo il settimo posto di Oberstdorf, il nono di Lillehammer e i 12esimi di Dresda e Davos. Come 17esima in qualifica e promossa con buon tempo anche nel secondo turno, la gressonara si è arresa con il sesto posto in semifinale e venerdì prossimo, 11 marzo, tornerà in pista a Falun in Svezia. A Drammen la slovena Annamarja Lampic è stata terza con grande soffisfazione per i tecnici e skimen valdostani che l'hanno seguita al Tour de Ski e a Pechino Sergio Favre di Nus e Stefano Saracco, colpitodal lutto per la scomparsa sabato del papà Gino).

Mondiali Juniores,

quarta Nadine Laurent

Dopo il titolo italiano nella mass start a Padola di Comelico la poliziotta gressonara Nadine Laurent ha conquistato il quarto posto nella sprint dei Mondiali Juniores domenica scorsa, 27 febbraio, a Lygna in Norvegia. Decima in qualifica la Laurent si è arresa in finale solo alla norvegese Maria Hartz Melling, alla svedese Maerta Rosenberg e alla russa Elizaveta Bekilova, lottando per il bronzo sino all’ultimo, perso per 1”44.

Sabato nelle Under 23 Federica Cassol, 12esima in qualifica, ha concluso 27esima ed Emilie Jeantet (2 volte quarta ai Mondiali Juniores di Oberwiesental in Germania nel 2020) 42esima.

Domenica nella staffetta 4 x 5 km mista Under 23 la Cassol, alpina di Sarre, è stata ottava con Michele Gasperi, Davide Graz e Nicole Monsorno a 2'01" dalla Norvegia.

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