“Fondi Covid per coprire i mancati introiti per l’acqua del carcere” A Brissogne minoranza contro il Sindaco. La replica: “Pura demagogia”
«Con stupore e incredulità, il gruppo consiliare “Brissogne-Brèissogne” ha appreso che la maggioranza ha deciso di stornare oltre 35mila euro dal fondo dell’Emergenza Covid-19 per destinarli alla copertura del mancato introito per minori consumi di acqua potabile, in particolare da parte della Casa circondariale, causato - come dichiarato dal sindaco Bruno Ménabréaz - dalla momentanea diminuzione di un terzo dei detenuti». E’ l’attacco del gruppo di minoranza di Brissogne a seguito del Consiglio comunale di martedì scorso, 22 dicembre. «Al di là dell’aspetto tecnico-contabile, si evidenzia, in tutta la sua gravità, il fatto che la maggioranza preferisca orientare la sua azione politica al pareggio di bilancio a discapito di concreti ed impellenti aiuti alla popolazione. - prosegue l’opposizione - Il gruppo consiliare “Brissogne-Brèissogne”, basito dalla miopia della maggioranza, ha votato contro la variazione di bilancio in questione; un atto totalmente privo di sensibilità verso le famiglie provate dal difficile momento e che, con l’approvazione di questa deliberazione, vedono ridursi notevolmente le risorse che avrebbero potuto essere loro destinate».
«La minoranza fa pura demagogia e cerca visibilità sugli organi di informazione: questo a Brissogne lo hanno capito anche i sassi. - replica il sindaco Bruno Menabreaz - I fondi Covid assegnati dallo Stato hanno proprio anche la funzione di compensare la diminuzione dei tributi incassati a causa della crisi, quindi lo storno è del tutto normale. Non è peraltro affatto vero che dimentichiamo le famiglie bisognose: nella stessa variazione di bilancio abbiamo stanziato risorse per l’acquisto di saturimetri per gli “over 70” e per comprare computer portatili da destinare all’istituzione scolastica al fine di permettere di seguire le lezioni agli studenti che non possono farlo in presenza. Inoltre chi è in difficoltà può nuovamente fare domanda per i buoni alimentari, come già avvenuto nella scorsa primavera. Con la demagogia non si amministra un Comune».