Fondazione Montagna Sicura a Monaco di Baviera
Fondazione Montagna Sicura ha partecipato la scorsa settimana al 25esimo Alpine Glaciology Meeting che si è tenuto a Monaco di Baviera, con l’auspicio che in futuro si possa organizzare, insieme ad Arpa, un’edizione valdostana al Forte di Bard. Durante il prestigioso convegno di glaciologia alpina, che riunisce i ricercatori dell’arco alpino per confrontarsi sulle ricerche condotte sui ghiacciai, i tecnici della Fondazione, che ha sede a Courmayeur, hanno presentato gli studi scientifici realizzati nell’ambito dei ghiacciai valdostani.
Si tratta di un appuntamento annuale itinerante, che si tiene tra Monaco, Chamonix, Innsbruck, Zurigo, dove si svolgerà l’anno prossimo, e Milano, che con l’Università Bicocca e l’Università Statale è una delle capitali della glaciologia, oltre ad avere in Lombardia un laboratorio importante sul ghiacciaio dei Forni e nomi di spicco stimati a livello globale, quali Claudio Smiraglia e Guglielmina Adele Diolaiuti.
«Erano 70 le persone in sala a Monaco e 100 collegati online da casa», precisa Jean-Pierre Fosson, segretario generale di Fondazione Montagna Sicura. «Noi eravamo in presenza perché eravamo quelli con più presentazioni. Era anche un’occasione per incontrarsi, dopo la pausa forzata a causa della pandemia. Abbiamo lasciato la parola ai ricercatori più giovani, quali Paolo Perret, Luca Mondardini e Fabrizio Troilo, che hanno parlato dell’utilizzo del satellite per le attività di monitoraggio e delle retrazioni dei ghiacciai. Nel convegno sono state presentate ricerche condotte in tutto il mondo, anche in Nepal o in Pakistan, da équipes internazionali».